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Movimento cattolico agrigentino: la nascita dell’Opera dei Congressi e il vescovo Blandini

14 Aprile 2022 //  by Elio Di Bella

Il movimento cattolico ispirato all’Opera dei Congressi si diffuse abbastanza presto in Sicilia. Già dal 1879, infatti, si era costituito un Comitato regionale e nello stesso anno risultavano fondati comitati diocesani a Palermo, Cefalù, Piazza Armerina, Caltagirone.

In realtà si tratta di organismi esistenti solo sulla carta,  basti pensare che quei Comitati erano spesso disfatti e rifatti, e che soltanto nel 1883 si poté tenere la prima riunione effettiva del Comitato regionale.

Uno degli ostacoli alla diffusione dell’Opera era costituito dal fatto che gran parte dei vescovi siciliani non riuscivano a concepire un laicato socialmente impegnato e indipendente dalla gerarchia.

Infatti nell’aprile del 1891, nella prima conferenza episcopale della regione sicula, tenutasi a Palermo, si raccomandava di istituire associazioni cattoliche moderne, ma si ammoniva che essi dovessero essere sotto la totale e assoluta dipendenza dei vescovi rispettivi”, allo scopo di impedire che i laici acquistassero ”nella chiesa uno spirito di indipendenza” e non “presumessero di fare da se” ( G. DE ROSA, Luigi Sturzo cit., p. 22.).

Il presidente dell’Opera dei Congressi Monsignor Giambattista Paganuzzi inviò monsignor Scotton membro del consiglio direttivo e segretario generale dell’Opera visitare i vescovi e le diocesi dell’isola per promuovere la diffusione dell’opera dei Congressi.

In particolare a Noto e ad Agrigento lo Scotton trovò un ambiente favorevole all’Opera. 

Già nel 1890 nella diocesi di Agrigento si era costituito il comitato diocesano, grazie all’opera di Blandini.  Lo storico De Rosa attribuisce al vescovo il merito di aver stimolato per primo nuove forme di apostolato sociale-laicale, spingendo il proprio clero su questa via.  Ad Agrigento – scrisse nella sua relazione Scotton- l’Opera fu fondata da tre mesi grazie al Vescovo ha fatto prodigi”.

“Il Laicato si stringa sempre più al Clero ed entri nella vita attiva, nel campo d’ azione, nella gran lotta in difesa della Religione, della Patria, della famiglia, tutte insieme ferocemente combattute” aveva scritto mons. Blandini nella lettera pastorale “Infermità fatali e Rimedi opportuni” (Agrigento 1891).

E, più avanti, attacca direttamente lo Stato per le condizioni in cui versava l’Italia “ecco dove ci ha menato la libertà senza freno, la scienza senza fede, la civiltà senza religione, la scuola, la famiglia, la società senza Dio. L’azione dello Stato è tutta diretta per sé a cancellare dalla nazione la impronta religiosa e cristiana. A salvare la Patria pericolante e ravvivarla nella diritta strada il solo richiamo del Vicario di Dio, comunque augusto e gagliardo Vicario di Dio certamente non basta; non basta la voce e l’opera pur concorde ed infallibile, dell’Episcopato e del Clero solamente; il guasto è tanto largo e profondo, che bisogna si concorra pure all’azione salvatrice da tutto quanto il laicato cattolico di ogni sesso, età e condizione”.

Il Blandini, esce allo scoperto ed attacca le nuove istituzioni, le nuove leggi, le commenta sfavorevolmente. Un’evoluzione può essere trovata soltanto nella unione del clero e del popolo in nome di una legge superiore che tutti aiuta e nessuno vuole sopraffare.

I Comitati parrocchiali, per il Blandini, erano necessari proprio perchè potevano giungere al popolo. Infatti proprio là dove questi comitati erano già sorti si era avuto un nuovo impulso religioso, si era accresciuto il numero dei cattolici praticanti.

Ecco perchè tali comitati rivestivano un’importanza notevole: attraverso di essi il Blandini vo leva arrivare a toccare la coscienza del contadino più lontano, più timido, più diffidente ed a far sì che egli si avvicinasse alla chiesa con un nuovo animo e senza quella “prevenzione” verso il clero che i nemici della patria camuffati a patriotti” con arte tenebrosa” avevano insinuato nelle masse.

Per far questo il Blandini trova molto più adatti i comitati parrocchiali piuttosto che le confraternite le quali “sono istituzioni sante, benefiche, sommamente vantaggiose  Ma, a parte di essere molto decadute dal primitivo fervore, esse hanno uno scopo molto diverso e meno amplio di quello dei comitati Parrocchiali.

Le Confraternite svolgono la loro azione principalmente nella Chiesa, nelle processioni sacre e nei religiosi funerali, ognuna di esse poi operava, indipendentemente dalle altre. Invece il Comitato Parrocchiale; estende la sua azione salutare su tutti gli abitanti della Parrocchia, in tutti i luoghi, in mille modi, ed attinge la sui forza poderosa dalla unione ai Comitati superiori con cui si trova come confederato.

Ed è compito precipuo del medesimo Comita to Parrocchiale promuovere, favorire con tutte le sue forze, anche ascrivendosi, le pie Confraternite, farle rifiorire, e tornare all’antico lustro, o germinare, ove ancora non ce ne siano”.

Egli doveva contemporaneamente incitare i parrocchiani ad aderire a tal i comitati e far sì che i relativi parroci non fossero impreparati dinanzi ad una simile impresa. Vedeva in questi comitati ” la più semplice delle riunioni, ed è per questo che con essa il nostro organizzamento si estende in tutto il paese, penetra nei luoghi più remoti ed attraverso il rapporto di ognuno con il proprio parroco, si ha già, semplicemente, il formarsi di un Comitato Parrocchiale e i rapporti di questi (….) coi Comitati superiori ( il Diocesano, il Regionale, il Generale italiano) ci stringono tutti insieme; e così in un concetto piano, in un modo facilissimo, si concentra la maggior lega possibile tra cattolici”

Pur tenendo sempre presente l’opera del comitato parrocchiale, il Blandini, perciò, non perdeva, nè faceva in modo che altri perdessero di vista, la visione più ampia in cui andava inquadrata l’azione dei Cogitati; tale visione doveva far      in modo che ogni gruppo non si sentisse isolato  ma piuttosto si sentisse parte integrante di un’associazione abbracciante tutta la diocesi, tutta la regione, ed, in senso più ampio, tutta l’Italia

Categoria: Storia AgrigentoTag: agrigento, agrigento racconta, agrigento storia, diocesi di agrigento, girgenti, opera dei congressi, sicilia, vescovo blandini

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