Lo storico Diodoro Siculo ci parla una prima volta del re siculo Ducezio a proposito dell’azione combinata nel 460 a. C. con i Siracusani per liberare la città di Catana, che era stata occupata da mercenari di Dinomene, signore di Inessa.
Nel racconto di Diodoro troviamo Ducezio l’anno seguente fondatore di città come Menanion e conquistatore. Entrò trionfatore a Morgantina e nel 453 a.C. era ormai l’incontrastato capo della sua gente, i Siculi, a cui diede una nuova capitale, Palica.
Nel 451 a.C. anche Aetna o Inessa cadde nelle sue mani e il suo signore Diomene venne fatto assassinare. Dopo questa impresa Ducezio volle penetrare nel territorio di Agrigento per occupare la sicana Motyon. Lo scontro con la potente Akragas e con la sua alleata Siracusa fu inevitabile. Ducezio riuscì a corrompere il generale nemico Bolcone e sconfisse le truppe delle due città greche. Nella primavera successiva (450 a.C.) però i Siracusani fermarono Ducezio presso la città di Nomai, disperdendo i Siculi. Gli Agrigentini ne approfittarono immediatamente per riprendersi Motyon.
Ducezio era riuscito a fuggire, ma era braccato dai Siracusani. Improvvisamente apparve a Siracusa e chiese ai governanti il perdono. Radunata la boulè, alcuni senatori siracusani volevano condannarlo a morte, ma prevalse la decisione di relegarlo in esilio a Corinto.
Elio Di Bella