da Sciacca a Licata, passando per Agrigento nelle pagine del diario di Viaggio di Sir Richard Colt Hoare, Balt
Giorno 14 marzo. A Sciacca fui alloggiato molto piacevolmente. Sono stato ammesso al convento francescano, fuori città, e dalle mie finestre si godeva di una deliziosa vista sul mare e sulla costa verso Girgenti. Sciacca è piacevolmente situata su un’altura. I dintorni sono vari e ben coltivati, e sembra vantaggioso il monte di S. Calogero, intensificando l’effetto generale del paesaggio. Questo luogo svolge un considerevole commercio di mais, essendo uno dei caricatori di Sicilia, e mantiene una produzione della pesca delle acciughe. Un tempo era comandata da due antichi castelli baronali; e il circuito delle mura è di circa tre miglia. Al tempo dei Greci era dipendente dalla repubblica di Selinunte, ed era nota con il nome di di Aqua, o Therme Selinuntiæ . Bon immaginiamo però che fosse allora una città, in quanto non vi si trovano frammenti dell’antichità. Ma era, probabilmente, frequentata e celebrata, come in periodi recenti, per le sue sorgenti medicinali e bagni di vapore, che sono molto potenti ed efficace. Continua a Leggere