Agrigento, una delle città più importanti della Magna Grecia, fu fondata nel 580 a.C. da Gela. In questo articolo, uno studioso di storia locale racconta la fondazione della città, le ragioni che ne hanno portato alla nascita e le caratteristiche del sito scelto.
La fondazione di Akragas è narrata dallo storico greco Tucidide
“Circa cento otto anni dopo la fondazione della loro città i Geloi fondarono Akragas, denominando la città dal fiume; furono scelti come ecisti Aristonoo e Pistilo” .
L’ecista era un capo spedizione scelto per guidare un popolo nella colonizzazione di una terra
Tucidide dice Akragas venne fondata circa cento otto anni dopo la fondazione di Gela avvenne nel 688 a.C, il conto è semplice: Akragas venne fondata nel 580 avanti Cristo.
Ma perché fu fondata Akragas ?
Probabilmente perché Gela mirava all’espansione verso ovest del territorio di sua influenza e voleva assicurarsi degli appoggi lungo la costa meridionale della Sicilia in direzione dei mercati occidentali, infatti Akragas venne costruita a pochissimi chilometri dal mare.
Perché venne scelto tale sito ?
Un altro storico greco Polibio scrive: “La città degli Agrigentini si distingue dalla maggior parte delle città anche per la posizione e, soprattutto, per la bellezza e la costruzione. È stata fondata a diciotto stadi dal mare, così da non essere privata di nessuno dei vantaggi che ne derivano”.
Uno stadio misurava all’incirca 30 metri e quindi Polibio poneva Akragas a un chilometro e ottocento metri. Non era stata fondata quindi sulla costa, ma non distava molto dal mare. Uno dei vantaggi era la posizione elevata che consentiva un buon controllo del territorio. Ma evidentemente ciò non bastava a rendere la città sicura.
Il vicino mare esponeva la città anche agli attacchi. Bisognava rendere la città difendibile.
Cosa fecero i greci per rendere inespugnabile Akragas lo vedremo nella prossima puntata
Ci siamo lasciati con una domanda
Cosa fecero i greci per rendere Akragas inespugnabile ?
La Valle che noi oggi chiamiamo dei Templi ha tre lati coperti da rilievi (colline e rupi) declinanti verso sud, cioè, verso il mare.
La città infatti sin dalla sua fondazione poggia a nord su di un arco roccioso dalle pareti scoscese, la collina che verrà occupata in epoca medioevale.
L’estremità sud-orientale è dominata dalla Rupe Atenea, alta 351 m, sulla quale, secondo molti storici. sorgeva l’antica acropoli.
La città si estendeva nella zona sottostante limitata a sud dalla dorsale rocciosa che chiamiamo “Collina dei Templi”.
Ma tutto ciò non bastava per difendere la città e pertanto vennero subito costruite le mura.
Polibio che così scrive: “La sua cinta muraria, sia per natura che per costruzione, è particolarmente sicura. Le mura sono situate su una rupe aspra e dai lati scoscesi, in parte naturalmente, in parte per mano dell’uomo, e sono circondate da fiumi: lungo la valle meridionale scorre Akragas lungo il lato rivolto ai tramonti e a mezzogiorno quello chiamato Hypsas”.
Mentre Tucidide ricorda solo un fiume, Akragas, Polibio pone la città tra due fiumi e la vede circondata da possenti mura, naturali e artificiali.
Tali fortificazioni e i due fiumi sono un segno della potenza della città e dell’inespugnabilità del sito.
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