COLPO D’OCCHIO
Sulla Storia letteraria agrigentina
RISPOSTA AL SIG. FAINOLDO
Un Sig. M. Fainoldo, che io non conosco affatto; «di cui non ho inteso giammai parlare, e che certamente non mi ha giammai veduto, regalavaci, non è guari (a), un Saggio critico sulle poesie recitate, è ormai un anno, in questo Casino empedoclèo, sulla Passione di N. S. Gesù Cristo.
Quello scrittore, pria di venire alla propostasi critica , esordiva per un proemio toccante or Girgenti , or tutta la provincia nostra , nel lato della cultura intellettuale e letteraria, con queste parole che giova qui tener trascritte.
» Nulla di più sacro e commovente degli sforzi di un paese per riacquistare la gloria perduta, o semplicemente per guadagnarsi il nome d’ incivilito, e non star secondo a niun altro.
L’antica Agrigento famosa città greco-sicula prima dell’isola nostra in quei tempi dopo Siracusa, appunto per la sua grandezza, attirando le brame dei polenti, andò per interminabile sequela di guerre, e litigi, perdendo la pristina forza, e a poco a poco distruggendosi, ai nostri giorni si è ristretta nella sola vecchia Rocca; del resto rimanendo soltanto ruderi, macerie, e reliquie di edifici.
» Lo splendore che nelle lettere si ebbero Palermo, Termini, Messina , e precisamente Catania, non balenò ( cagione vicende locali ) in quella provincia, ed è appena ora che alcuni giovani hanno presentato a Girgenti un nuovo circolo di civiltà , facendo il possibile dalla parte loro per introdurvi i compatriotti.
» Difatti ultimamente uno di costoro « il Sig. Rocco Ricci Gramitto educato » alla prestanza ed alla cultura, ha pubblicato il manifesto di un giornale di nome La Palingenesi, ch’ egli compilerà e ch’ è veramente cosa affatto i inusitata per la patria di lui , e che dimostra esser quivi un certo e sensibile progresso.
Prosegue indi per dire che in quel libretto di poesie, si veda a prima giunta l’ infanzia dell’ arte, o se vuoisi dello stesso pensiero.
Non è mio principal intendimento dar le lodi più giuste, e meritate ai Signori Dara, Ricci – Gramitto, Campagna, Bartoli, Giudice, Noto, Bosio, di quelle che non piacque al Sig. Fainoldo di accordare. Ne dirò tuttavia quel poco che basti, per vieppiù incoraggiarli al meglio; se non che ricogliendo per ora dal sunto di quel proemio un errore storico che riesce ad ingiuria gravissima di questa mia patria, vuole giustizia, convenienza, decoro, che l’ errore si corregga, e la ingiuria si ripari.
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Giambattista Picone, Colpo d’occhio sulla storia letteraria agrigentina, in Palingenesi, Girgenti, 1858, n.2, pp. 23-32