La lotta per l’emancipazione femminile è passata anche in provincia di Agrigento per le aule scolastiche. Qualche anno fa ebbe successo il bel romanzo di Paolo Erasmo Mangiante, “L’albero del barbagianni”, che raccontava le peripezie di Teresa, la prima ragazza di Sciacca che ebbe l’ardire di iscriversi al primo anno del locale Liceo, da sempre (cioè dal 1861) esclusivamente maschile. Ma quelle disavventure non toccarono solo a Teresa, ma a molte agrigentine che nella seconda metà dell’Ottocento cominciarono a frequentare le aule scolastiche.
Anche quando ebbero la fortuna di andare a scuola, le studentesse agrigentine per molto tempo non poterono accedere alle scuole superiori pubbliche. La loro istruzione consisteva in leggere, scrivere, far di conto, nei lavori “donneschi” e imparare il catechismo. Essa si svolgeva, lontana da occhi indiscreti, soprattutto nei Collegi di Maria, istituti privati religiosi istituiti nel 1734 dal cardinale Pietro Marcellino Corradini, che vennero diffusi nella Diocesi di Girgenti dal Vescovo Lorenzo Gioeni a partire dal 1745. Dall’annuario della pubblica istruzione nella provincia di Girgenti (in archivio di stato di Agrigento, inv.26 fasc.129) leggiamo che nell’anno scolastico 1860-1861 i Collegi di Maria – con scuole per le fanciulle autorizzate dai municipi – oltre che a Girgenti (con 20 educande) funzionavano a Canicattì ( con 12 allieve); Cattolica, Favara (con 20 allieve);Grotte (10 allieve); Licata; Naro ( con 13); Palma di Montechiaro (con 17); Racalmuto ( con 20); Raffadali (con 20); Alessandria della Rocca (con 100); Santo Stefano di Quisquina (con 300); Caltabellotta (con 50); Santa Margherita Belice (con 10); Montevago (con 25); Sambuca ( con 10).
Dopo l’annessione della Sicilia al Regno d’Italia (1860) l’istruzione pubblica venne decisamente potenziata e migliorata e così accanto alle scuole ecclesiastiche, fiorirono anche le primarie, maschili e femminili, a carico dei Comuni. In provincia di Girgenti le scuole elementari esclusivamente femminili pubbliche nell’anno scolastico 1860-61 erano presenti in undici comuni, negli altri vi era una scuola elementare unica per ambo i sessi. Nell’anno scolastico 1863-64 gli alunni che in provincia frequentavano le elementari erano complessivamente 5.333, cui 3.181 maschi e 2.152 femmine.
Ma la novità apportata dalla legge Casati (1859) in Sicilia per quanto riguarda l’istruzione femminile fu senz’altro l’apertura delle Scuole Normali Femminili, di istruzione superiore e che sorgevano per la formazione delle nuove maestre. Le allieve ammesse (dopo un esame di ammissione) dovevano aver già compiuto quindici anni e dovevano seguire un severo regolamento. La scuola Normale venne inaugurata a Girgenti il 18 febbraio 1862 ed ebbe dapprima sede nell’antico reclusorio femminile di San Sebastiano, uno stabile che ancora sorge, proprio di fronte il palazzo comunale. Successivamente venne ospitata nell’ex convento dei padri francescani. Le allieve seguivano un programma di studi che si estendeva “a tutte le cognizioni teoriche e pratiche indispensabili per formare donne istruite, abili maestre e perfette educatrici, tanto della propria che dell’altrui figliolanza” (archivio di stato di Agrigento).
Elio Di Bella