La Storia Greca di Agrigento: Templi, Divinità e Topografia
Francesco Saverio Cavallari ci offre un viaggio affascinante nella storia delle antiche città greche in Sicilia, con un’attenzione particolare per Agrigento, anticamente conosciuta come Acragante. Fondata dai Geloi nel 581 a.C., Agrigento trae il suo nome dal fiume Akragas e si distingue per i suoi maestosi templi, situati su una collina panoramica. Questi templi antichi sono testimoni silenziosi della grandezza e della ricchezza culturale che la città ha vissuto durante il periodo greco.
Il Mito di Akragas: Il Fiume e la Divinità
Il fiume Akragas non è solo un corso d’acqua, ma rappresenta anche la personificazione di un giovane semidio, Akragas. Figlio di Giove e della Ninfa Asterope, una statua di Akragas è stata scoperta vicino al fiume, in prossimità di quello che si crede fosse un tempio dedicato a Cerere e Proserpina, oggi conosciuto come la chiesetta di San Biagio. Tuttavia, Cavallari suggerisce che il luogo fosse in realtà un santuario dedicato ad Akragas, una divinità venerata dai Geloi.
Architettura e Divinità: I Templi di Agrigento
Il documento esamina minuziosamente l’architettura templare di Agrigento e le divinità e miti associati alla città e al suo fiume vicino. Cavallari mette in discussione alcune delle teorie tradizionali riguardanti i nomi dei templi, sottolineando come alcune di queste attribuzioni siano infondate. Ad esempio, il tempio noto oggi come la chiesetta di San Biagio potrebbe essere stato in realtà dedicato ad Akragas, piuttosto che a Cerere e Proserpina.
Empedocle e la Topografia di Agrigento
Empedocle, il celebre filosofo greco e cittadino di Agrigento, è citato per aver fatto riferimento alla dimora del “biondo giovane Akragas” situata sulle alture della città. Questa teoria è ulteriormente supportata dalla scoperta della statua di Akragas vicino alla chiesetta di San Biagio, situata nel punto più elevato di Agrigento.
Agrigento: Una Città tra Mare e Montagne
In conclusione, il documento di Cavallari delinea la topografia unica di Agrigento, situata a circa 4 chilometri dal mare e su un altopiano collinare, adiacente a due montagne imponenti, una delle quali è la famosa “rupe Atenea”.
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