
Il Mommsen, trattando delle origini di Roma, osserva : « Nessun luogo più di quello ove sorge Roma è acconcio sia in uso di emporio pel commercio fluviale e marittimo, sia« come piazzaforte del Lazio » (1) e seguita per parecchie pagine a dimostrare questa grande ma semplice verità, che le condizioni essenziali alla vita, cioè la sicurezza dai nemici esterni e l’agiatezza e il benessere nell’interno determinano fin da principio il maggior o minor grado di sviluppo che una città nascente potrà acquistare.
La cosa è così : Babilonia e Cartagine, Siracusa ed Alessandria d’Egitto poterono raggiungere subito quel sommo grado di potenza che conosciamo dalla storia appunto in grazia alle felici condizioni topografiche in cui vennero fondate; mentre una città, sorta sulla cima di una montagna o nel deserto, si svilupperà tardi e male, se pure arriverà a svilupparsi.
Il Mommsen aggiunge: « che Roma debba se non la sua origine, almeno la sua importanza a queste condizioni commerciali e strategiche, lo si può argomentare anche da molti indizi…» essa nacque nel leggendario Colle Palatino, ben dice ed acutamente nota il Mommsen che nelle sue antiche monete è scolpita la prora di una nave per ricordare che la sua prosperità Proviene dalla navigazione e dal commercio.
Ora, tutte le considerazioni del Mommsen relative allo incremento di Roma si possono addirittura togliere di peso ed applicare all’antica città di Agrigento : essa, infatti, sorgeva alle falde di una collina inespugnabile — alla distanza di un miglio e mezzo dalla spiaggia del mare, onde Polibio potè constatare che godeva di tutti i vantaggi dati dal mare e dal commercio marittimo, pur restando in un sito ameno, elevato e forte.
Tra le varie supposizioni intorno alla sua origine, la più accreditata è quella che lo scopo per cui si volle una nuova reca, anche in epoca relativamente tarda, fu quello di occupare tutta la costa meridionale dell’ isola con delle colonie greche, e ciò onde evitare che altri popoli vi si fossero insediati ed avessero quivi esercitato il commercio. Agrigento per ciò fu collocata nel centro della costa meridionale, fra Gela e Selinunte, troppo lontane. Pindaro la disse ombelico, centro della terra che freme. (2).
Essa, difatti, venne a stendere le braccia ad oriente, ad occidente, sino all’estrema Selinunte — più che altro serviva di scalo e di emporio al paese posto a Nord ed abitato a preferenza dagli agricoltori sicani, e poi guardava di fronte tutte le coste dell’Africa. Si noti che a quei tempi Roma non era divenuta il centro di gravità del mondo conosciuto, e tutta l’attività intellettuale e commerciale si svolgeva intorno al bacino Mediterraneo, specie nella parte orientale.
agrigento commerciava con cartagine
Appunto perciò Siracusa rivolgendo il suo commercio verso la Grecia e l’oriente acquistò subito le ricchezze favolose statele predette dall’oracolo, (3) ed Agrigento, la quale commerciava più direttamente con Cartagine, conquistò presto le ricchezze descritte da Diodoro con tanta compiacenza. (4)
Il Mommsen osserva in fine:«Chi ardirebbe ora di decidere se la città di Roma sia sorta per una determinazione della lega latina o debba la sua esistenza al colpo d’occhio di uno sconosciuto fondatore, o invece al naturale incremento dei commerci !… ». Ed egualmente, io dirò: chi può affermare con sicurezza se la fondazione di Agrigento sia dovuta al caso? o ideata dalle altre colonie greche dell’isola ? ovvero se quella subitanea potenza sia dovuta al colpo d’occhio profetico dei suoi fondatori ?
Non è senza ragione l’opinione comune, che la fondazione di Agrigento sia stata voluta dalle altre colonie greche dell’ isola; ma non se ne ha alcuna prova, e, ad ogni modo, questo solo abbiamo di certo: che il suo sviluppo fu rapidissimo è dovuto tutto alla sicurezza del sito in cui sorgeva ed alle immense ricchezze ricavate dalla agricoltura e dal traffico. Nel breve tempo corso dalla sua fondazione alla prima distruzione, Agrigento ebbe tale sviluppo ed acquistò tante ricchezze e tanta popolazione da far dire all’Holm (5) e allo Schubring (6) che dai suoi stessi fondatori fu creata una grande città. Agrigento però a differenza di Roma, appena arricchita, divenne più sibarita di Sibari, e cadde.
- Storia Romana —Traduz. del Sandrini, pag. 50 e seg.
- Pit.VI
- Strabone — b. VI.
- Lib. XI, cap. VII —Lib XIII Cap. XV – Lib. XX Cap, XIV.
- Holm, Storia della Sicilia nell’antichità, traduzione Dal Lago e Graziadei, pag. 303.
- Schubring, topografia storica di Agrigento, traduzione Toniazzo, pag. 49
testo di Michele Caruso Lanza, Osservazioni e note sulla topografia agrigentina, pp. 19-21