Un piccolo angolo di paradiso quando ancora non vi erano che poche macchine e fino a quando il tratto di spiaggia e il panorama facevano da scenografia
“Spinti da un naturale, meraviglioso impulso, gli agrigentini negli ultimi decenni hanno trasformato l’antica piccola borgata in una fiorente stazione balneare; sono sorti numerosissimi villini e casette, caffè e ristoranti, capanne e locali di divertimento e non è mancato anche il cinematografo all’aperto. Inoltre ogni anno nella ricorrenza del Ferragosto, viene organizzata a cura di alcuni volenterosi una festa a carattere popolare che da alla spiaggia per questi giorni una particolare attrattiva, con grande afflusso di gente. E’ in via di costituzione una grande società che costruirà lo stabilimento balneare, albergo e locali di svago”. Questo un brano di un articolo apparso sul Giornale di Sicilia il 12 luglio 1947.
Settant’anni dopo lo stesso naturale e meraviglioso impulso continua a farci amare il nostro lido, a San Leone, il lido di Agrigento.
Nei primi decenni del Novecento gli agrigentini trascorrevano ore serene nel primo stabilimento balneare a San Leone, realizzato su palafitte di legno, e chiamato “Lo Chalet”. Qui “si riuniscono le famiglie più cospicue per scambiare qualche parola e per godere la freschezza marina” raccontava un giornale locale “il Corriere” nel 1932.
la società Aster
Nel 1948 venne concessa alla società Aster l’autorizzazione alla costruzione di uno stabilimento. Subito nelle sere estive divenne anche luogo di intrattenimento musicale e per il ballo.
La piazza che lo accoglieva divenne un punto di riferimento per incontrarsi e un posto piacevole dove trattenersi con la famiglia o gli amici. Un piccolo angolo di paradiso quando ancora non vi erano che poche macchine e fino a quando il tratto di spiaggia e il panorama facevano da scenografia. Purtroppo negli anni successivi andò perdendo la sua identità: la vista del mare dalla piazza era impedita da ingombranti elementi; il luogo era diventato soprattutto un’area di sosta; la complessa circolazione stradale nella zona infastidiva.
Finalmente l’amministrazione comunale agrigentina, retta dal Sindaco Calogero Firetto, ha deciso di fare del piazzale Aster, poi denominato piazza Giglia, “l’agorà di San Leone”.
Il piazzale infatti ha smesso la sua funzione di parcheggio e attraverso la nuova pavimentazione, il miglioramento dell’accesso alla battigia e soprattutto con il nuovo collegamento lungomare con piazza Sandro Pertini con una passerella in legno, è stato trasformato in uno spazio condiviso e di aggregazione.
