• Menu
  • Skip to right header navigation
  • Passa al contenuto principale
  • Passa al piè di pagina

Before Header

Agrigento Ieri e Oggi

Header Right

  • Home
  • In 5 Minuti
  • Agrigento Racconta
  • Attualità
  • Storia Agrigento
  • Storia Comuni
  • Storia Sicilia
  • Storia Italiana
  • Storia Agrigento
  • Storia Comuni
  • Storia Sicilia
  • Storia Italiana

Header Right

  • Home
  • In 5 Minuti
  • Agrigento Racconta
  • Attualità

Agrigento: perchè la rotatoria Giunone ospiterà un enorme granchio ?

14 Ottobre 2019 //  by Elio Di Bella

Moneta di Akragas con un granchio marino, simbolo della città
Moneta di Akragas

La rotatoria Giunone, ad Agrigento,  ospiterà un gigantesco granchio visibile dalla collina dei templi.

Dominerà al centro di aiuole a macchia mediterranea e la sera godrà di una suggestiva illuminazione a Led

Il granchio è il logo dell’antica Akragas, onnipresente nelle monete della città.  

Per attestare la buona qualità di una moneta bisognava che questa recasse un marchio di riconoscimento della città di origine.  Le  prime monete di Akragas, che si fanno risalire alla seconda metà del VI secolo a.C..  Akragas,   sono dei didrammi con un  Aquila con le ali chiuse  su un verso e un Granchio di mare sull’altro.  Dopo vennero replicati gli stessi elementi con  una grande varietà di particolari.

L’aquila rappresentata è sicuramente in relazione a Zeus; il granchio, sicuramente un granchio marino, comune lungo le coste siciliane dovrebbe invece rappresentare lo stemma della città.

Ma perché Akragas scelse il granchio come suo simbolo ?

Aquila e Granchio: su questi simboli i  pareri sono discordanti.

Per alcuni la scelta è dovuta al carattere di tali animali. In particolare il granchio è accorto, perchè riesce a fuggire con abilità ai pericoli, il che rispecchierebbe il carattere degli agrigentini.

Per altri bisogna considerare le chele del granchio, che rappresenterebbero i bracci di un porto e, il granchio quindi verrebbe a essere una allusione al porto di Akragas.

“Kelai”, infatti, oltre a significare “chele del granchio”, significa “bracci di un porto”, in questo caso il riferimento sarebbe alla forma della città e del suo porto, che ne è principale caratteristica e punto di forza.

Per altri studiosi i due animali indicano la posizione della città posta su un monte a ridosso del mare.

Categoria: Cultura, In 5 MinutiTag: agrigento, akragas, tempio di giunone

Post precedente: « Agrigento, un percorso ragionato per visitare il centro storico
Post successivo: Menopausa in salute: ad Agrigento servizi gratuiti »

Footer

Copyright

I contenuti presenti sul sito agrigentoierieoggi.it, dei quali il Prof. Elio di Bella è autore, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti perché appartenenti all’autore stesso. È vietata la copia e la riproduzione dei contenuti in qualsiasi modo o forma. È vietata la pubblicazione e la redistribuzione dei contenuti non autorizzata espressamente dall’autore.

Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07/03/2001.

Privacy

Questo blog rispetta la normativa vigente in fatto di Privacy e Cookie . Tutta la docvumentazione e i modi di raccolta e sicurezza possono essere visionati nella nostra Privacy Policy

Privacy Policy     Cookie Policy

Copyright © 2023 Agrigento Ieri e Oggi · All Rights Reserved