










Uno degli aspetti più particolari del culto legato a San Calogero di Agrigento è rappresentato dagli ex voto. Una forma di devozione che i fedeli manifestano da tempi remoti.
Sulle pareti della sacrestia del Santuario si possono ammirare più di cento quadri “naif” che raffigurano episodi legati a grazie ricevute. Sulla tavoletta il pittore ha rappresentato i terribili particolari del momento del pericolo, con i fedeli in atto di disperata invocazione ed il miracoloso intervento di San Calogero.Le tavolette sono state realizzate a cura dei devoti sancalogerini che hanno ricevuto la grazia o dai loro familiari.
L’ ex voto più antico arrivato sino ai nostri giorni porta la data del 4 dicembre del 1916, giorno in cui la nave “Re Umberto” sulla quale era imbarcato l’ agrigentino Salvo Nobile venne affondata da un siluro nemico. “Nella disperazione, Nobile invocò l’ aiuto di San Calogero: venne salvato da una torpediniera inglese. Quello più recente – ha detto il sacrista Angelo Navarra da venti anni al servizio del Santuario- è stato portato in questi giorni. Riguarda una grazia ricevuta dal piccolo Calogero Di Salvo, a seguito di un grave incidente avuto in cucina. «Purtroppo -aggiunge Navarra – di tutti gli ex voto dei fedeli antecedenti al 1916 non si hanno traccia». In sacrestia troviamo anche Gabriele Bruccoleri. Ci mostra un suo ex voto datato 3 luglio 2005 che lo ritrae vicino al fercolo del Santo”, racconta Lillo Argento sul Giornale di Sicilia,
Trovate qui alcune delle tavolette.

