• Menu
  • Skip to right header navigation
  • Passa al contenuto principale
  • Passa al piè di pagina

Before Header

Agrigento Ieri e Oggi

Header Right

  • Home
  • In 5 Minuti
  • Agrigento Racconta
  • Attualità
  • Storia Agrigento
  • Storia Comuni
  • Storia Sicilia
  • Storia Italiana
  • Storia Agrigento
  • Storia Comuni
  • Storia Sicilia
  • Storia Italiana

Header Right

  • Home
  • In 5 Minuti
  • Agrigento Racconta
  • Attualità
panorama delle terre di Girgenti

Agrigento 2020 in pillole: i feudatari e la Chiesa erano padroni di tutte le terre

14 Gennaio 2020 //  by Elio Di Bella

Quasi tutta la terra in Sicilia era in mano a soli 2000 proprietari nella prima metà dell’Ottocento.

Afan de Rivera in “Pensieri sulla Sicilia al di là del Faro” [Napoli 1820, p. 34] scriveva che i 4/5 dei terreni siciliani erano latifondi.

Le zone che contavano più feudi erano le province di Palermo, Girgenti e Caltanissetta.

Questi erano di proprietà di 142 principi, 788 marchesi e circa 1500 baroni. La chiesa cattolica possedeva in Sicilia nel 1860 1/10 (un decimo) dell’intero territorio agricolo dell’isola, con 230.000 ettari.

Ferdinando IV decretò (su pressione dell’Inghilterra, di cui era alleato subalterno) la fine del diritto feudale, ma lasciò praticamente immutate le smisurate proprietà di origine feudale dei nobiluomini ed ecclesiastici. Anzi, la fine del feudalesimo consentì, paradossalmente, ai latifondisti di mettere mano alle vecchie “terre comuni”, ingrandendo ancora di più i propri possedimenti.

Dopo il 1812 i baroni si ritirarono nelle grandi città siciliane, lasciando i feudi in affitto tramite un contratto a gabella a guardie.

I gabellotti a loro volta lasciarono in affitto piccoli pezzi di terra a poveri contadini (chiamati coloni o borgesi). Inoltre i gabellotti assoldarono ladri e banditi senza scrupoli e li fecero entrare nelle Compagnie d’Armi per far da guardia ai terreni. Queste Compagnie erano comandate da un capitano, che si impegnava a difendere il feudo dietro grossi compensi.

I campieri invece andavano in giro a cavallo armati di fucile e compivano qualunque sopruso contro i contadini e i pastori (chiamati anche pecorai).

Categoria: Storia AgrigentoTag: agrigento, chiesa agrigentina, chiesa di agrigento, feudalesimo, girgenti

Post precedente: « Aristocrazia agrigentina nell’Ottocento
Post successivo: Era molto ricca e potente la Chiesa ad Agrigento nell’Ottocento »

Footer

Copyright

I contenuti presenti sul sito agrigentoierieoggi.it, dei quali il Prof. Elio di Bella è autore, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti perché appartenenti all’autore stesso. È vietata la copia e la riproduzione dei contenuti in qualsiasi modo o forma. È vietata la pubblicazione e la redistribuzione dei contenuti non autorizzata espressamente dall’autore.

Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07/03/2001.

Privacy

Questo blog rispetta la normativa vigente in fatto di Privacy e Cookie . Tutta la docvumentazione e i modi di raccolta e sicurezza possono essere visionati nella nostra Privacy Policy

Privacy Policy     Cookie Policy

Copyright © 2023 Agrigento Ieri e Oggi · All Rights Reserved