La villa Igiea non è solamente un hotel, ma una villa deliziosa, un cottage signorile
Lo splendido Hotel, la cui ideazione si deve al Comm. Ignazio Fiorio che affidò il progetto all’architetto Ernesto Basile, sorge alle falde del monte Pellegrino, là dove la costa siciliana declina dolcemente verso il mare e delimita la tranquilla insenatura dell’Acqua Santa, ad ovest della città. Il luogo è meraviglioso sia per la posizione proprio di fronte al mare ed a dorso del Monte, sia per il magnifico panorama che di là si contempla.
Panorama che comprende non solamente tutta la città e le valli circostanti della Conca D’Oro, ma anche la costa orientale disseminata di villaggi ridenti che si alternano man mano che la costa si curva leggermente trattenendo il golfo. Pochi Hotels, compresi quelli della riviera e dei laghi italiani, possono vantare una vista così estesa e pittoresca in un luogo di pace e di tranquillità, lontano dai rumori della città, dove la brezza marina arriva come un soffio vivificante, dal mare profondo e chiaro.
E questa brezza si confonde con il profumo delle piante del fantastico parco che circonda la villa nei due fianchi, e che si abbassa gradualmente con delle piccole scalinate, dei viottoli naturali con aiuole e cespugli di bellezza incomparabile, rocce ricoperte di muschio, licheni ed alghe marine. Questa fusione gradevole di giardino con mare è di un effetto vago e pittoresco per chi arriva in città dalla parte del mare, in una delle nostre meravigliose giornate invernali, allorché il sole risplende di illusioni primaverili e quando la natura tutta sembra innalzare un inno di gloria alla Vita e all’Amore.
Villa Igiea: nuovo nell’ispirazione
Villa Igiea è un hotel assolutamente nuovo nella sua ispirazione; la costruzione non obbedisce a nessuna concezione conosciuta di regolarità ed uniformità. L’architetto vi ha trasfuso il genio di una immaginazione ardente e la improvvisazione di visioni e fantasmagorie di cui il suo spirito si diletta. Ai lati della parte centrale, classica, che si erge pura nelle sue linee delle quali l’arte meravigliosa del Basile ha saputo moderare la severità maestosa ed imponente attraverso la profusione di decorazioni e motivi assenti dalle nuove tendenze dell’arte moderna, si prolungano due ali.
Attraverso queste si sviluppa una lunga terrazza ed un portico di una bellezza incomparabile per l’armonia dello stile e per la novità della prospettiva. Il portico si affaccia sulla parte frontale contornato di giovani palmeti e recintato da una balaustra classica che delimita la piattaforma. Da qui attraverso viottoli tortuosi e discese lungo il parco, si va quasi a toccare il mare.
Dalle fiancate delle ali si prolungano altre costruzioni attraverso passaggi, dei corridoi aerei, delle torrette, pennacchi, delle sorprendenti soluzioni ardite e originali e delle reminiscenze di tortuosità architettoniche medióevali. Si direbbe che l’architetto abbia voluto, davanti a tanta bellezza naturale, sprigionare la sua fantasia e fondere in un tutto capriccioso ed ardito la mistica gotica, dai particolari ricamati, all’arte arabonormanna e confondere la coraggiosa fusione degli stili e dei tempi con il tono gai . fresco, fastoso del gusto moderno, come per volere arricchire di più la natura circostante di forme e colore.
Villa Igiea: molto più che un Hotel
La villa Igiea non è solamente un hotel, ma è nello stesso tempo palazzo, una villa deliziosa, un cottage signorile; vi si ritrovano tutte le attenzioni ed i conforti con profusione di ricchezza e di lusso. Verande orientali, giardini fioriti, serre invernali, transenne fiorite, gazebo, portici, grandi terrazze, passerelle, infine il parco, giardini, dépendances, imitazioni di antiche rovine, sculture e gruppi, tutto quello che l’immaginazione può creare per il diletto dello spirito si trova là, sotto il cielo tiepido e il mare azzurro. L’interno dello splendido hotel non è meno ricco, meno fantastico di quello che è all’esterno.
L’architetto ha voluto qualcosa di completamente nuovo nella concezione della distribuzione, dello sviluppo delle scale, delle luci, degli ornamenti art-nouveau e delle decorazioni. Forse solo in qualche grande albergo americano si ritrova lo stesso successo della fantasia e la originalità del l’arredamento interno. Ma niente di simile vi è ancora in Europa, e Regnanti. Granduchi ed alti personaggi che l’hanno visitato, dopo la vecchia Europa e la giovane America, hanno lasciato nei registri dell’hòtel il loro stupore per questa visione incomparabile di bellezza che li ha colpiti per tutto il soggiorno avvolgendoli in un sogno di luce e fosforescenza.
Villa Igiea: art nouveau
Lo stile impiegato per la decorazione dei saloni e dei mobili, appartiene generalmente all’art-nouveau, ma l’artista ha saputo evitarci di questo stile tutto ciò che vi è di sovrappiù, di stucchevole, di nodoso e ne ha tratteggiato il carattere artistico, elegantemente ondulato, la ispirazione fioreale, agreste, semplice e dolce come una carezza, traendone motivi nuovi, originali, fatti di una eleganza gaia e fresca, nella quale ai toni leggeri si aggiunge la grazia morbida delle semitonalità.
I lampadari, le finestre, gli scuri, le sedie, tutto è ispirato a questa grazia, poiché ogni particolare è stato studiato nei minimi dettagli, affinché l’ambiente ne risulti organico nel gusto e nello stile. Il grande salone, la sala dei concerti, di ricevimento, da pranzo, il salone delle signore, i foyers, le piccole sale, i fumoirs, le camere da letto, tutto è pervaso da questo gusto nuovo, fine, elegante, raffinato, ricco di luce e di colore. Né il servizio è meno curato. Il magnifico hotel possiede abbondantemente tutto ciò che il tempo e le esigenze sempre più pressanti richiedono per un soggiorno pieno di fascino, di bellezza insieme alla comodità più raffinata. Questo è un posto che soddisfa tutte le esigenze materiali e spirituali.
Gusti e desideri, per differenti che siano, di gente proveniente da diverse parti del mondo, per ristabilire la salute o per trascorrervi una stagione sotto il cielo tiepido e limpido di Palermo, sono esaudite nella forma più ospitale e signorile. Nell’incantesimo di questa superba dimora, si ritrovano i presupposti per un periodo di serenità nei boschetti, nelle serre, nelle terrazze, negli antri solitari, nelle sale da concerto e di lettura, nei saloni da gioco, nelle sale riservate alle signore, nelle sale da toilette.
(’’Guide de Palerme”, 1909).