Poco prima delle 21 iersera, in Piazza Marina, si udivano quattro colpi di rivoltella, di cui tre quasi consecutivi. A quell’ora nella piazza, tanto popolata nelle ore della mattina essendo il centro del nostro movimento commerciale, finanziario, giudiziario, si trovavano poche persone. I passanti che si trovavavno nei pressi, vinti dal panico ben naturale che segue alle esplosioni di arma da fuoco sulla pubblica via, si affrettarono a mettersi al sicuro disperdendosi nelle strade adiacenti. Così la vasta piazza, immersa nell’oscurità che vi proiettano gli alti alberi del giardino Garibaldi, scarsamente illumitata dai pochi fanali, rimase subito dopo le detonazioni addirittura deserta


Giornale di Sicilia 13 marzo 1909