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Lampedusa, la prima migrazione e colonizzazione dell’isola

28 Ottobre 2020 //  by Elio Di Bella

lampedusa, una processione

Per ordine del re Ferdinando II, del Regno delle due Sicilie, nel 1843 venne occupata l’isola di Lampedusa.   Una nave da guerra comandata da Bernardo Maria Sanvicente realizzò l’impresa.  

Abbiamo scarse notizie intorno al popolamento dell’isola in quel periodo.   Nel  1828, l’isola aveva  26 abitanti distribuiti tra 5 famiglie. Quindi i borbonici hanno dovuto ripopolarla a partire dal  1843. Con promesse di terre fertili date in concessione a basso prezzo o con condizioni vantaggiose per i coloni e un buon stipendio assicurato agli impiegati civili, si cercò di favorire la crescita demografica.   Inserzioni nei giornali,   manifesti ufficiali invitavano a raggiungere l’Isola. Nel 1847, il geografo Pietro Calcara conta 500 abitanti

Ma il  Re Ferdinando non ha mantenuto  le promesse e i coloni quanti vi si trasferirono manifestarono la loro delusione per essere stati presto abbandonati.  Quando la colonia nel 1860 passò al Regno d’Italia, saranno i Savoia ad intervenire per la sua colonizzazione dal 1862. Lo fecero aprendovi una colonia penitenziaria. Secondo il  censimento   del 1862, l’isola di Lampedusa è popolata di 918 abitanti,  e la vicina  Linosa di  circa mille persone.  

Si tratta di forzati, servi di pena, domiciliati coatti  che vivevano sull’isola in un alloggio comune e lavoravano per la costruzione delle case da assegnare ai coloni o alla realizzazione delle strade. Ma vi si trasferirono anche impiegati addetti al servizio carcerario, con le proprie famiglie. Vi erano anche artigiani, medici, il farmacista, i maestri.  I censimenti indicano le professioni di    sono villico, agricoltore, uomo di campagna, campagnuolo, marinaio.    Diversi avevano  la proprietà di un pezzo di terra.   Le donne  si dedicavano anche all’industria conserviera delle sarde, ed erano anche lavandaie, tessitrici o donne di casa.

Presto sorsero contrasti tra i coatti e i coloni con episodi di delinquenza anche gravi.

      Un servizio pubblico settimanale di due navi a vela  per il trasporto  degli impiegati dello Stato, dei domiciliati coatti e dei coloni venne assicurato. Ma il servizio deve essere stato piuttosto insufficiente, se ancora nel   1879, se  il sindaco di Lampedusa se ne  lamenta.

Spesso i coloni andavano via dall’Isola perché  le terre non erano cosi fertili come promesso dallo Stato.   

Categoria: Storia ComuniTag: lampedusa

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