• Menu
  • Skip to right header navigation
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina

Before Header

Header Right

  • Home
  • Agrigento Racconta
  • Attualità
  • Storia Agrigento
  • Storia Comuni
  • Storia Sicilia
  • Storia Italiana
  • Storia Agrigento
  • Storia Comuni
  • Storia Sicilia
  • Storia Italiana

Header Right

  • Home
  • Agrigento Racconta
  • Attualità

I Catoj del Rabato ad Agrigento

Ti trovi qui: Home / Storia Agrigento / I Catoj del Rabato ad Agrigento
catoio
catoio

29 Febbraio 2016 //  by Elio Di Bella

catoio del rabato
catoio del rabato

I catoj erano ristrette abitazioni presenti in gran parte della città di Agrigento e soprattutto nel quartiere Rabato, che sorge nel pendio estremo occidentale della collina su cui poggia la città.

Secondo la tradizione qui nel nono secolo gli arabi scavarono nella viva roccia molte abitazioni troglodite, che del 15º secolo in poi andarono modificandosi in più salde strutture murate, i cosiddetti Casalini. Accanto ad essi sorgevano altre abitazioni delle umili classi della città, per esempio. I catoj.

Si tratta di un genere di abitazione così descritta dalle Pitrè: “ il catoju e il tipo classico di abitazione cittadina, dove allatto e sopra l’uscio di entrata una finestra da luce ed aria alla stanza allorché quello è chiuso. Letto, tavolo da mangiare, da lavorare, da riporvi ogni cosa che non abbia posto, col suo cassetto contenente cucchiai di ferro, qualche volta di legno, forchette, coltelli, vi figurano insieme con un canterano (quale ne abbia), alto, con cassettoni per la biancheria e qualche veste di famiglia, sul quale luccicano delle chicchere, coperte, da settembre in giù per tutto l’autunno, da mele, o melacotogne, o melagrane, in attesa di maturità e con la prospettiva di un po’ di odore.

(…) Dalle pareti pendono qualche volta quattro (non più ne meno) cornici con pianci, immagini, stampe rappresentanti scene diverse. V’è il pozzo per l’acqua sorgiva, o la cannella (cannolu) per l’acqua corrente; e sotto, una pila in muratura, o in ardesia, o il legno per il bucato e per altri usi; (…) Un focolare in pietra, con relativa grandetta (gratella) per il carbone acceso da accendere, guardato dalle stoviglie indispensabili (le famiglie meno disagiate hanno utensili di cucina in rame pulito e lucente), non di rado profumato dal jettitu, o nicissariu, o aciu sottostante” (Giuseppe Pitrè, la famiglia, la casa, la vita del popolo siciliano, Palermo 1913).

Nei catoj talvolta il pianterreno ha il susu, cioè il piano superiore con un balcone a ringhiera. Quasi sempre vengono ospitati anche animali. L’angustia di spazio è la mancanza d’aria spiegano perché molti stiano per gran parte la giornata all’aperto, anche per lavorare (la luce dentro casa e pur essa è insufficiente).

Categoria: Storia AgrigentoTag: agrigento, agrigento storia, girgenti

Post precedente: « Agrigento Sport. Campioni d’altri tempi. Giovanna Petrì (atletica leggera)
Post successivo: Il dossier sulla frana di Agrigento »

Barra laterale primaria

Articoli Recenti

  • Struttura della società siciliana nel Medioevo 8 Agosto 2022
  • Vita e miracoli del Venerabile frate Egidio da Girgenti 8 Agosto 2022
  • L’officina di costruttori dei templi agrigentini del VI e V secolo avanti Cristo 7 Agosto 2022
  • la tomba preistorica di Sant’Angelo Muxaro (provincia di Agrigento) 7 Agosto 2022
  • I Pirandello. La famiglia e l’epoca per immagini Fotogalleria della mostra 7 Agosto 2022
  • Michele Martuscelli e la frana di Agrigento in una intervista all’Espresso: la causa ? il malgoverno. 7 Agosto 2022
  • Agrigento, rarissima immagine del convento di San Francesco distrutto dai bombardamenti del 1943 6 Agosto 2022
  • Agrigento 11 giugno 1951: inaugurazione dei Magazzini Standa 6 Agosto 2022
  • Il New York Times scopre Girgenti. Una pagina dedicata alla cittadina siciliana nel 1909 6 Agosto 2022
  • Perchè lo chiamiamo tempio della Concordia 6 Agosto 2022

Archivi

Cerca sul Sito

Footer

Copyright

I contenuti presenti sul sito agrigentoierieoggi.it, dei quali il Prof. Elio di Bella è autore, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti perché appartenenti all’autore stesso. È vietata la copia e la riproduzione dei contenuti in qualsiasi modo o forma. È vietata la pubblicazione e la redistribuzione dei contenuti non autorizzata espressamente dall’autore.

Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07/03/2001.

Privacy

Questo blog rispetta la normativa vigente in fatto di Privacy e Cookie . Tutta la docvumentazione e i modi di raccolta e sicurezza possono essere visionati nella nostra Privacy Policy

Privacy Policy     Cookie Policy

Copyright © 2022 Agrigento Ieri e Oggi · All Rights Reserved