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grotte

Grotte, notizie storiche da un testo del Settecento

10 Luglio 2017 //  by Elio Di Bella

grotte

Grotte. Lat. Gruttae. Sic. Rutti (V. M.)

Paese tra Girgenti, Naro, e Sutera appartenentesi quindi alla diocesi di Girgenti, alla sua prefettura militare, ed alla comarca di Naro. Credesi comunemente surrogato ad Erbesso antica città per la somiglianza del nome, poiché Erbesso vale presso i Greci luogo di spelonche, in altrove forse stette Erbesso  più vicina a Girgenti, e non mancano intanto delle spelonche in questo tratto di terra, donde possa dirsi altro da quelle il luogo delle spelonche, cui corrisponde il sito di Erbesso.

Del resto è incerta l’origine di Grotte che ricevette Rodrigo Sances da Pietro Aragona, donde l’occuparono i Ventimiglia. Sotto il re Martino Ludovico di Montaperto ed il figliuolo di lui avevan soggetti i territorii di Grotticello e di Grotte di Leone nella signoria di Girgenti. Il medesimo Ludovico, essendo stato conceduto nel 1396 da Martino il feudo di Grotte a Filippo Castrogiovanni, richiamò quello ai dritti suoi e lo lasciò al figliuolo Antonello nel 1414. Morto questo senza proprio erede, Federico figliuolo del fratello, il di cui pronipote Baldassare marito ad Antonia Buccalandro morì senza prole, e gli succedette la sorella Lucrezia unita in matrimonio a Lorenzo Tagliavia Desiderio di S. Filippo da Piazza comprò Grotte, formatosi da costoro giù sin dai primordi  del secolo XVI in paese, sborsato 42300 onze nel 1634.

Volle il medesimo per privilegio del Re Filippo IV insignita la signoria degli onori di ducato nel 1648, molte egregie imprese operò nella patria, e provvedette al vantaggio dei paesani. Ebbesi da Olimpia Galturi il figliuolo Felice il quale con Ippolita Starrabba generò Tommaso marito ad Isabella Galletti, donde nacque Ippolita erede di Grotte unita in matrimonio a Vincenzo Grua Talamanca, che nominato duca di Grotte nel 1721, ebbesi Antonio oggi vivente, eletto poco fa cavaliere di S. Gennaro dal nuovo Re Cattolico. Si ha il XVI posto nel Parlamento, gode del dritto di armi, conta attualmente 3336 soggetti che nel 1713 erano 2324 in 346 case; 90 anime contavansi al tempo di Carlo V, ma 1041 nel 1393; secondo il Pirri 369 fuochi 1393 abitanti.

Nel declivio di cavernoso colle siede la terra di Grotte verso mezzogiorno. La Chiesa parrocchiale a intitolata a N. Donna del Rosario, è però la patrona della gente S. Venera V. e M. Ha cura delle anime il Vicario del Vescovo e si ha soggette altre 7 chiese minori. Erano inoltre i Minori Conventuali dal 1373, ed i Carmelitani in S. Maria Annunziala, ma l’abbandonarono costretti da povertà. La città di Grotte è di 37°, 25’, la long, di 37° 30’ (1).

 Il comune di Grotte, che è attualmente un capo-circondario di II classe, in provincia distretto della diocesi di Girgenti da cui dista 10 miglia, ha segnato dall’epoca di Amico alla nostra un gran progresso civile, di che son prova i molti stabilimenti  costituiti, che cronologicamente noveriamo, e pei quali va tra i principali i detti monasteri e per la cooperazione del fu pio Sac. D. Calcedonio Morreste fondossi  un collegio di Maria in educazione delle fanciulle del paese, aggregato alla Chiesa del Purgatorio e sotto la regola del Card. Corredini. Stabilivasi poi nel 1775 un monte di Pietà dal fu D. Giacomo Lo Bosco donato un capitale di onze 100.

Categoria: Storia ComuniTag: agrigento, grotte, provincia di agrigento

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