Nell’attuale piazza Vittorio Emanuele ad Agrigento sorgevano molte fornaci di vasai. La nascita della Villa pose fine alla loro antica storia
Sino alla prima metà dell’Ottocento esistevano a Girgenti (oggi Agrigento), fuori dall’ingresso principale della città, quello denominato Porta di Ponte, fornaci di argille per la realizzazione di vari oggetti, come stoviglie ad esempio. Con la costruzione della Villa comunale, nel 1852, intestata alla Regina Maria Teresa, quelle fornaci davano fastidio sia per il loro impatto ambientale sulla piazza che si andava trasformando abbellendosi, dopo la costruzione della grande Villa, sia perché il denso fumo infastidiva coloro che si recavano a passeggiare tra i giardini della Villa. Il documento conservato nell’Archivio di Stato di Agrigento che qui pubblichiamo è una testimonianza di quanto asseriamo
All’intendente Girgenti (n.d.r. probabilmente da parte del Sindaco)
oggetto per le fornaci fuori porta di ponte
Girgenti 18 luglio 1853.
È indecoroso il permettere che nel miglior punto di Girgenti, fuori Porta di Ponte, luogo di passeggio, dove è sorta la pubblica villa, continuino ad esistere le fornaci per fatture di argilla. Ella quindi disporrà che le suddette fornaci fossero a qualche distanza dall’abitato trasferite, ed impedirsi frattanto l’uso delle fornaci medesime, onde non esser di molestia alla gente che quel luogo frequenta, il denso fumo che le fornaci anzidette tramandano. A quest’uopo ella si metterà d’accordo con questo commissario di polizia cui ho scritto in giornata l’occorrente
Archivio di Stato di Agrigento inventario 4 fascicolo 425

