
Un documento straordinario: una relazione del sovrintendente di Agrigento Pietro Griffo contro lo scempio edilizio degli anni Cinquanta che ha distrutto il centro storico di Agrigento e ha creato i presupposti per la frana del 1966 e la necessità di un piano regolatore.
“Agli illustri urbanisti convenuti a Palma per il “Convegno internazionale sulle condizioni delle zone depresse della Sicilia occidentale” è rivolta soprattutto la presente nota, con la quale mi è possibile prospettare – in maniera chiara e, spero, convincente ed obiettiva – un problema che ritengo di estrema importanza tra quanti il Convegno stesso ne possa svolgere nei suoi lavori o anche soltanto suggerire per ulteriori sviluppi in altre sedi. Il problema, cioè, dell’avvenire edilizio di Agrigento, sul quale non poche preoccupazioni sono legittime, come mi sarà facile dimostrare nel corso della mia esposizione.
Non da oggi soltanto due distinti ordini di esigenze, ugualmente importanti se considerati ciascuno per sé, sono di fronte nella pulsante realtà della vita agrigentina. Uno : la necessità di tutela di un ineguagliabile patrimonio archeologico e di un insieme veramente eccezionale di bellezze panoramiche, che costituiscono per Agrigento, oltre che ideali ragioni di giusto orgoglio, fonte non ultima – per non dire preminente – della sua economia; l’altro : la neccessità sempre più vitale ed urgente della espansione del complesso cittadino, ora arrivata ad un punto massimo di affermazioni, nella febbre di rinnovamento seguita all’ ultima guerra e nell’ assommarsi sempre piú copioso di programmi e di finanziamenti, dei quali sarebbe assurdo negare la legittimità e la convenienza.
Ma la città, centro archeologico e turistico tra i più celebrati del mondo, è cresciuta e mostra di voler crescere assai male, in un disorganico ed orrido miscuglio delle cose più disparate; senza che alla sua espansione e al suo rinnovamento presieda comunque un piano precostituito; nella libertà, peggio nella licenza indiscriminata – dei singoli interessi; nella improvvisazione delle soluzioni particolari, ogni volta che (ed avviene ormai tanto spesso!) ci si trova di fronte alla necessità impellente ,di sfruttare i benefici di una legge edilizia o alla richiesta di autorizzazione di questa o quell’ altra costruzione pubblica o privata.
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piano regolatore e tutela ambientale in agrigento