I più antichi componenti della famiglia Chiaramonte giunsero, al seguito dei Normanni, in Italia, tra la fine dell’XI secolo e l’inizio del XII secolo. Un ramo della famiglia si stabilì in Sicilia a cavallo fra il XIII secolo e il XIV secolo ed esattamente a Ragusa.
Il ramo siciliano di tale famiglia ebbe per esponente Federico I, Signore di Sutera, che sposò in Agrigento la nobile agrigentina Marchisia Prefoglio, figlia del Miles Pietro, Signore di Ragusa, e sorella di Federico, Conte di Caccamo, al quale – alla sua morte – succedette nei beni e nella Contea che amministrò – a mezzo di procuratori – da Agrigento, nella quale Città dimorò sempre, con il marito, fino alla morte. Da Federico I Chiaramonte e da Marchisia Prefoglio nacquero in Agrigento diversi figli, fra i quali: Manfredo che divenne Conte di Modica e Gran Siniscalco del Regno; Giovanni (il Vecchio) uomo religiosissimo, prode nelle armi; Federico II, Signore di Racalmuto, Siculiana e Favara. Alla famiglia appartenne anche il cardinale Niccolò de Chiaramonte, O.Cist. († 1227), nominato da papa Onorio III nel 1219, con il titolo di cardinale-vescovo di Frascati, che partecipò all’elezione papale del 1227 in cui fu eletto papa Gregorio IX.
Da loro prende il nome lo stile chiaramontano. Con esso vennero realizzati molte abitazioni private del Trecento in Sicilia ed edificarono castelli Naro, Bivona (AG), Favara, Palma di Montechiaro, Racalmuto (AG) Di loro proprietà erano i territori di Naro e di Bivona (AG).