i misteri dei pistacchi di Sciacca hanno incantato Guy de Maupassant
Sciacca si vanta di aver dato i natali ad Agatocle.
Vi si ammirano delle terme che, si dice, furono costruite da Dedalo.
Qua e là, intagliati nella roccia, si riconoscono scanni e iscrizioni: queste ultime sono greche, ma il tempo le ha talmente guastate che non è più possibile decifrarle.
Questa città gode di una posizione singolarmente gradevole ed è appollaiata su una collina dalla quale si scorge il mare.
La campagna è bella, coperta di fichi, aranci e limoni.
a Sciacca crescono i pistacchi
In gran quantità vi crescono i pistacchi e, a tal proposito, vale la pena fare un’interessante osservazione sull’albero che li produce. Esso non dà frutti se non si trova a lato di una pianta maschio che non porta frutti. Lo chiamano scornabecco.
Sciacca è la sola città di Sicilia dove gli abitanti hanno qualche inclinazione per la pittura. Vi ho conosciuto anche un talento: un uomo molto amabile che si chiama Testoni.
Costui in certe arti potrebbe occupare un posto di rango se fosse andato a studiare a Roma. Il giovane pittore che dipinge il salone del palazzetto nella città del vostro cardinale è anche nativo di Sciacca. Così mi ha assicurato Testoni.
Guy de Maupassant, La Vie errante 1885