di Angelo Schembri
Licata occupa una posizione strategica nel centro-sud della Sicilia con una superficie di 178,91 kmq ed una popolazione di 40.000 abitanti circa. Confina ad ovest con Palma di Montechiaro, a nord con Naro, Campobello di Licata e Ravanusa, ad est con Butera, a sud con il mare Mediterraneo. Il territorio è caratterizzato dalla Montagna, così denominata per la sua importanza storica, da un sistema collinare che circonda la fertile piana, dal Salso Imera, il massimo fiume dell’isola, che nasce nelle Madonie e sfocia a Licata.
Le coste sono sabbiose e rocciose, a tratti sono presenti calanchi di argilla e dune litorali di sabbia, antiche e recenti, che conferiscono al paesaggio, insieme alla macchia mediterranea, una rara bellezza. Il clima è caratterizzato da estati calde ed inverni miti. L’economia fa perno sull’agricoltura, praticata in maggioranza dalla popolazione che produce primizie nelle serre e nei tunnels (meloni cantalupo, pomidoro, peperoni, melanzane) ed in pieno campo (patate, carciofi, fagiolini, fave, zucchini), sulla pesca, praticata da una numerosa flotta peschereccia (seppie, calamari, polipi, naselli, triglie, gamberi, orate), e sulle attività portuali (cinque cantieri navali che vantano bravi maestri d’ascia).
Il porto, il più grande della costa meridionale della Sicilia, molto attivo nel secolo scorso, oggi attende di essere valorizzato sia sotto l’aspetto commerciale sia sotto quello turistico. Il faro San Giacomo, costruito nel 1902, a forma cilindrica, è alto 37 m, ma raggiunge i 40 m grazie ad un basamento quadrangolare di 3 m. E’ il terzo faro d’Italia, dopo la Lanterna di Genova ed il Semaforo di Livorno. La sua portata luminosa è di 21 miglia nautiche (39 km circa). L’industria, molto sviluppata nel passato, è presente ancora in un moderno mulino, in un caseificio, ne lla produzione di bibite, nella conservazione del pesce e nel settore tessile. L’artigianato rappresenta un aspetto secondario, ma importante ne l contesto difficile in cui opera.
Il turismo non è ancora decollato, nonostante le risorse e le potenzialità presenti, e si spera che ciò avvenga in tempi brevi per non rinviare ulteriormente lo sviluppo della città.
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