L’ispettore Gaetano Nocito ci da un’ampia descrizione dell’istruzione in provincia di Girgenti all’indomani dell’annesione al Regno d’Italia
Gaetano Nocito è stato il primo ispettore regio degli studi della Provincia di Agrigento, nominato dopo l’annessione della Sicilia al Regno d’Italia. La prolusione che pubblichiamo ci fornisce alcune notizie intorno allo stato dell’istruzione pubblica nel territorio agrigentino nel 1861. La scuola primaria vide la luce ad Agrigento su iniziativa del Comune nel 1820 organizzandosi sul sistema del reciproco insegnamento. Scoppiati i moti del 1848 a quanto pare tale istruzione venne sospesa dal regime borbonico. Col decreto prodittatoriale sull’ istruzione pubblica del 17 ottobre 1860 venne estesa in Sicilia la legge Casati sull’istruzione pubblica.
Pubblichiamo a tal proposito alcuni stralci, ma i lettori possono leggere l’intera prolusione in formato pdf.
i tre rami dell’istruzione
“La legge Casati divide la istruzione pubblica in tre rami, al primo dei quali appartiene l’ istruzione superiore, al secondo la classica secondaria, al terzo la tecnica e la primaria… Il decreto prodittatoriale del 1 7 ottobre, lasciando l’ istruzione superiore alle Università, assegnò a Capi-Provincia i Licei , ai Capi di Circondario ed a’ comuni al di sopra di 20 mila abitanti i Ginnasi e le scuole tecniche, a tutti i Municipi la primaria istruzione, dando pelò facoltà a’ comuni d’ istituire scuole, in cui si dia in tutto od in parte l’insegnamento ginnasiale, purchè prima facciano essi costare di essersi uniformati alla legge per ciò che concerne le scuole elementari, che sono in debito d’ istituire e di mantenere in attività”.
“ L’ istruzione primaria è resa popolare ed obbligatoria per tutti comuni. Viene sottoposta alla vigilanza dei Sindaci e di una commissione scelta dal Consiglio comunale; l’Ispettore entra per far eseguire la legge. Nei comuni , la cui popolazione non sorpassi cinque mila abitanti, vi sarà almeno una scuola elementare per i fanciulli, ed un’altra per le fanciulle: la superiore è obbligatoria pei comuni al di sopra dei cinquemila abitanti; così che il numero complessivo delle scuole da organizzarsi nella provincia di Girgenti scende a 134 e questo a parte delle altre, che vari comuni intendono conservare in iscuole distinte .
Il nostro Municipio conserva la calligrafia ed il disegno: e di vero, in una città , i cui monumenti di un’ antica civiltà sussistono col suo sublime e colle sue bellezze artistiche, come pagine viventi della sua gloriosa storia, sarebbe stato pel Municipio un disconoscere il suo compito, se avesse lasciato la scuola del disegno compenetrata nell’ insegnamento elementare e limitata al disegno lineare. Tutto dunque ci fa augurare un prospero avvenire all’ istruzione popolare. Il Governo ha testè assegnato sei mila lire per soccorrere i comuni poveri della provincia, e promuovere le scuole serali e domenicali”.
L’istituto Gioeni
“Coloro, che vogliono addire agli uffici telegrafici, alle strade ferrate, alla contabilità, se non vogliono vedere quest’ impieghi occupati da persone del continente, devono studiare le scuole tecniche, che a non giravi saranno istallate, e per Girgenti si trovano inoltrati i lavori preparatori.
Nessun Municipio poi presenta più opportune convenienze per queste scuole, quanto Girgenti col suo Oblate (n.d.r. istituto Oblati realizzato dal vescovi Gioeni), asilo dell’ orfana gioventù, e ad un tempo vero istituto tecnico colle idee di centoventicinque anni addietro, che ci richiama alla memoria l’ uomo carissimo, che ne fu il fondatore, l’ esimio Monsignor Gioeni. Non si possono leggere le disposizioni di questo insigne benefattore senza versarvi una lagrima di riconoscenza : l’ orfana gioventù, balestrata dalla miseria, costretta a vagolare per le strade, trova là ricovero, sussistenza ed istruzione fin al suo ventunesimo anno; l’età grave del-l’ uomo invecchiato nei lavori, trova là pure una vita di riposo al coperto de’ bisogni, e de’ contrasti della società. Sì, a Gioeni si deve il primato di quelle istituzioni umanitarie, che onorano il nostro secolo”.
“Parecchi giovani, dopo essere cullati nel leggere e nello scrivere, ricorrevano ai Seminari chiesiastici; i Gesuiti però eran quelli, che assorbivano la più eletti gioventù dell’ Isola, eccetto Girgenti vantaggiata del suo Seminario; insegnavano il latino e le discipline filosofiche, ma soffrivano ad un ora nella giovane generazione ogni nobile sentimento di umana dignità e di patriottismo. Ora questi studi pigliano una fase tutta nuova, e si ravvivano di novella vita”.
A Girgenti una scuola normale femminile
Circa le scuole normali maschili e femminili: “or abbiamo la fortuna di vederne una in Girgenti, riferibile alle donne, come per sovrano decreto del 2 ottobre, dato in Firenze, che mi gode I’ animo di riferire colle sue parole:. Art. 1. Alle scuole normali , che col decreto prodittatoriale furono già istituite in Palermo, Messina e Catania, altra sarà aggiunta da istituirsi in Girgenti. Le scuole normali di Palermo e Messina saranno per allievi Maestri; quelle di Catania e di Girgenti per allieve Maestre , e l’ apertura delle une e delle altre dovrà farsi a cominciare dell’ anno scolastico 1861 – 62”.
“Ed il nostro Consiglio provinciale, convinto che senza maestri addottrinati, non potrà l’istruzione ricevere lo slancio, che si desidera, trovasi aver deliberato a vantaggio de’ giovani di ambo i sessi, e due per ogni mandamento , sussidi corrispondenti. Abbiamo, dunque in Girgenti scuole elementari, scuole tecniche, Ginnasi, Licei, scuole normali, sussidi del Governo sussidi della Provincia”.
L’istruzione in seminario
“Sorgeva in Girgenti a nostra peculiare ventura il Seminario ecclesiastico, come un’ Oasi nel deserto , tutelato dal Tridentino e da’ buoni Vescovi, che lo reggevano; ma bisogna dirlo a fronte di un secolo, che chiede una nuova enciclopedia, è rimasto stazionario come all’ epoca di Monsignor Granata, senza una Cattedra distinta, non dirò di letteratura, mia di lingua italiana, senza greco, la scrittura stessa di un’importanza secondaria , la fisica senza macchine. Pure, dobbiamo rimaner gratissimi a questo antico asilo della sapienza, ed oltre modo riconoscenti a’ professori egregi, che ne han saputo mantenere la rinomanza. De Cosmi, Gaglio, i Foderà, Ugo, Gibilaro uscirono dalle sue mura, e le orme lasciate da questi illustri non sono inutili alla presente generazione.
“Nè possiamo dipartirci da questo sacrario della sapienza senza dire una parola del Collegio dei SS. Agostino e Tommaso, unico in Italia, fondato dal Ramirez da un secolo e mezzo su quell’ altro solo di Salamanca, e che per lasso di tempo non mai è venuto meno allo scopo della sua istituzione, che solo desideriamo donare nello studio delle materie. Auguriamoci pel bene della istruzione, che in vece di evirarsi nelle tre università dell’isola il complesso di tutte le facoltà, sia il Collegio di Girgenti prescelto a centro principale di tutte l’ ecclesiastiche discipline”