• Menu
  • Skip to right header navigation
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina

Before Header

Header Right

  • Home
  • Agrigento Racconta
  • Attualità
  • Storia Agrigento
  • Storia Comuni
  • Storia Sicilia
  • Storia Italiana
  • Storia Agrigento
  • Storia Comuni
  • Storia Sicilia
  • Storia Italiana

Header Right

  • Home
  • Agrigento Racconta
  • Attualità

I templi di Giunone e di Ercole di Agrigento nel racconto di Gustavo Chiesi (1892)

Ti trovi qui: Home / Agrigento Racconta / I templi di Giunone e di Ercole di Agrigento nel racconto di Gustavo Chiesi (1892)
tempio di giunone ad agrigento
tempio di giunone ad agrigento

27 Marzo 2017 //  by Elio Di Bella

Proseguivamo la nostra via attraverso gli ulivi e le messi, quando mi apparve improvvisamente il tempio di Giunone Lucina;

si dice che questa denominazione non è confermata da nessuna tradizione storica certa; ma che importa?

II modo con cui si presenta è stupendo…. Il monumento apparisce e sparisce a metà in mezzo alla verzura, in un modo incantevole.

Il posto ov’è collocato fu benissimo scelto; la sporgenza rocciosa che occupa, domina la pianura, in declivio, e il mare: è un basamento raro. La vista di lassù si stende sulle sparse rovine d’ Agrigento e scopre la città moderna posta pittorescamente sulla cima.

Il tempio di Giunone Lucina pare che risalga a 5oo anni avanti Gesù Cristo ; ha una lunghezza di 40″*,98 e una larghezza di  9m, 53. È circondato da un portico di trentaquattro colonne scannellate dello stile dorico più puro, l’ altezza delle quali uguaglia cinque volte il diametro.

 

Una fila di quelle colonne è ancora in piedi molte furono rovesciate da un terremoto il secolo scorso; soltanto sedici hanno conservato il capitello. Queste colonne senza piedestallo posano sopra uno zoccolo di quattro gradini; la parte dell’ingresso ne conta otto. Entro il tempio di Giunone, già coperto d’uno stucco a colori, si trovava il quadro di Zeusi, per la cui esecuzione, secondo Plinio, le cinque più belle ragazze d’Agrigento fecero da modello.

 

Cicerone e Dionisio d’Alicarnasso affermano pure che quando quel grande artista dipinse la sua famosa Elena , per la città di Crotone, studiò la bellezza di cinque giovinette della Magna Grecia.

 

Trovai sulle rovine una bambina già scorta prima sul mio sentiero, allontanandomi dal tempio della Concordia; veniva verso di noi con la testa bassa e gli occhi chiusi: la disgraziata piccina era cieca.

— State certo, signore, che ella distingue tutto, disse il mio conduttore, essa vede con gli occhi della mente. La sua testa dev’essere come uno specchio sul quale si riflettono tutti gli oggetti che ha davanti; c’è poi chi dice che i ciechi veggano dalle orecchie.

Strano ! quell’ uomo rozzo, quel vetturino di Girgenti, diceva nel suo linguaggio ciò che Victor Hugo ha detto in versi :

L’aveugle voit dans l’ombre un monde de clarté….

Quand l’œil du corps s’éteint, l’œil de l’esprit s’allume.

 

Il cieco vede nell’ombra un mondo di luce…. .

Quando si spegne l’occhio del corpo, s’accende quello dello spirito.

 

Senza andare tanto in là quanto il nostro poeta e il cocchiere di Girgenti, io pure pensavo che la condizione dei ciechi non è poi d’una desolazione senza rimedio. E a questo proposito, ho letto recentemente in un bello studio del signor Henry Frichet, che le privazioni delle quali noi crediamo a torto che soffrano i ciechi, i ciechi nati ben inteso, sarebbero, secondo lui, compensate da godimenti ignoti a chi possiede la vista, godimenti a loro procurati dal raffinamento del senso dell’udito, del tatto e dell’odorato.

Mentre riprendevamo la nostra strada la ciechina continuava la sua passeggiata da illuminata e vagava di qua e di là, cogliendo fiori, e fors’anco contemplando il tempio del promontorio!…

 

Una colonna scannellata, ritta jn mezzo a frammenti ammonticchiati, è tutto ciò che resta del tempio d’Ercole, concepito sul piano del Partenone, di cui ebbe le dimensioni stesse. Nel museo di Palermo si possono vedere alcuni pezzi del cornicione.

L’Esculapio, pur conservato nel museo di Palermo, fu rinvenuto qui.

La famosa statua d’Ercole, in bronzo, fu eretta in questo tempio ; era opera di Mirone, e Cicerone ne parla come d’una meraviglia dell’ arte. Allorché il pròconsole Verre volle impadronirsene, i sacerdoti, sostenuti dal popolo in armi, respinsero i soldati del sacrilego. Secondo Plinio, il tempio era anche adorno di un quadro di Zeusi rappresentante Ercole fanciullo che strozza due serpenti nella propria culla, alla presenza d’Alcmena e d’Anfitrione.

Gustavo Chiesi in Sicilia Illustrata, Milano, 1892

 

 

Categoria: Agrigento RaccontaTag: agrigento, tempio di giunone, valle dei templi

Post precedente: «tempio della Concordia, Girgenti, sicilia - 1833 illustrazione Il Viaggio di Gustavo Chiesi a Girgenti nel 1892: il tempio della Concordia
Post successivo: Emozioni tra i templi greci: il viaggio di Gustavo Chiesi a Girgenti ulivi nella valle dei templi»

Barra laterale primaria

Articoli Recenti

  • Le decime di Girgenti, questione aggrovigliata: dal diploma del re Ruggero al primo novecento 16 Agosto 2022
  • Tavola sinottica dei centri abitati nel territorio della provincia di Agrigento dal secolo undicesimo al quindicesimo 16 Agosto 2022
  • Il territorio agrigentino nel medioevo: i casali, i paesi, lo zolfo, le vigne 16 Agosto 2022
  • Presenza e valore della memoria nel romanzo di Luigi Pirandello 13 Agosto 2022
  • Due opuscoli del XVI secolo dello storico agrigentino Federico Del Carretto: sull’espulsione di Ugo Moncada e sulla guerra tra Carlo V e i Turchi 12 Agosto 2022
  • I Montaperto contro i Naselli: la lotta per il potere ad Agrigento nel secolo XVI 12 Agosto 2022
  • Struttura della società siciliana nel Medioevo 8 Agosto 2022
  • Vita e miracoli del Venerabile frate Egidio da Girgenti 8 Agosto 2022
  • L’officina di costruttori dei templi agrigentini del VI e V secolo avanti Cristo 7 Agosto 2022
  • la tomba preistorica di Sant’Angelo Muxaro (provincia di Agrigento) 7 Agosto 2022

Archivi

Cerca sul Sito

Footer

Copyright

I contenuti presenti sul sito agrigentoierieoggi.it, dei quali il Prof. Elio di Bella è autore, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti perché appartenenti all’autore stesso. È vietata la copia e la riproduzione dei contenuti in qualsiasi modo o forma. È vietata la pubblicazione e la redistribuzione dei contenuti non autorizzata espressamente dall’autore.

Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07/03/2001.

Privacy

Questo blog rispetta la normativa vigente in fatto di Privacy e Cookie . Tutta la docvumentazione e i modi di raccolta e sicurezza possono essere visionati nella nostra Privacy Policy

Privacy Policy     Cookie Policy

Copyright © 2022 Agrigento Ieri e Oggi · All Rights Reserved