San Biagio Platani
San Biagio Platani è un piccolo centro dell’entroterra agrigentino sorge su una zona collinare, a piccola distanza dal fiume Platani, da cui prende il nome. Si trova su un’altitudine di 416 metri sul livello del mare ed ha una popolazione di poco più di cinquemila abitanti dedita soprattutto all’agricoltura.
Il feudo di San Biagio, su cui, nei secoli, è nato e si è sviluppato il borgo, risale, assai probabilmente, all’epoca bizantina. Recenti scoperte archeologiche sembrano confermare questo dato storico.
Abbondano,infatti, i materiali risalenti a quell’epoca rinvenuti in diverse parti della collina. sappiamo con maggiore sicurezza che, nel 1617, il feudo apparteneva al barone Don Fabbio di Gerardo.
A questi successe Don Pietro Giancguercio e quindi il suo primogenito Mariano, cui si deve la fondazione del borgo. Mariano Gianguercio, infatti, ottenuta la licenza di popolare il feudo, vi edificò le prime casse rurali e, pochi anni dopo, anche una chiesa. Il primo nome del piccolo borgo fu Terra di San Biagio, in onore del santo che, è stato anche il patrono dei Sambiagesi.
Dalla seconda metà del Seicento, fino al 1716, il borgo venne acquisito dalla famiglia Ioppolo, In questo periodo questa famiglia detenne la giurisdizione del paese, ma non potè curarne l’amministrazione direttamente e si servì di governatori che non sempre hanno lasciato un buon ricordo.
La famiglia Bonanno, che prese possesso di San Biagio nella seconda metà del Settecento, provvide a garantire un governo del paese più stabile. Infine, il piccolo centro divenne possesso della famiglia Gioeni dei principi di Petrulla e dei Duchi D’Angiò. Nella prima metà del secolo scorso, il Comune assunse l’attuale denominazione.