Filippo III, re di Spagna, il 24 maggio 1610 concesse al barone di Siculiana don Blasco Isfar et Corillas la licenza di popolare “baronia di Platani seu Monforti”, ciòe in una di quelle terre che si estendevano presso la riva sinistra del fiume Platani, che già da mezzo secolo appertenevano agli Isfar.
Ma il vero fondatore della citta di Cattolica Eraclea fu il primogenito del barone Blasco, il giovane Francisco. Questi favori l’insediamento di molte famiglie che provenivano dai centri più vicini e in particolare da Sant’Angelo Muxaro, Montallegro, Villafranca, Raffadali, Calamonaci, Burgio, Caltabellotta e anche Siculiana.
Un piccolo centro abitato già esisteva sullo stesso territorio in cui venne fondata Cattolica. Forse era poco più di un villagio che aveva il nome di Ingastone e che sparisce con la fondazione di Cattolica. Per la scelta del nome del nuovo paese gli Isfar fecero un vero e proprio consiglio di famiglia, durante il quale prevalse l’idea di rifarsi all’antico nome del Platani, che era Licus, che significa salato. Cosi dall’unione di Cata, che significa presso e Licus sorse la denominazione Cattolica. Il termine Eraclea è stato aggiunto nel secolo scorso.
Francisco morì molto giovane, ma ebbe il tempo di essere investito del titolo di duca di Cattolica, nell’anno 1612. Ma con lui si estinse anche il ramo maschile dell’antica e nobile famiglia degli Isfar e venne nominata principessa di Cattolica la sorella Giovanna, che era andata in sposa al duca di Misilmeri Vincenzo Del Bosco. In questi anni vide la luce la prima chiesa del paese quella del Purgatorio che venne presto arricchita di opere d’arte e di pregiate tele, tra cui quella del martirio di Santo Stefano di Pietro Novelli. La principessa Giovanna fondò il Convento della Mercede. E nel secolo seguente sorsero altri edifici sacri.
Nel 1700 la signoria di cattolica passò alla famiglia Bonanno. Oggi Cattolica è un modesto centro che ha visto molti dei propri cittadini costretti all’emigrazione a causa delle difficili condizioni economiche.