Calogero Cardella nacque ad Agrigento il 9 gennaio 1834 da Salvatore e da Maria Antonia Conte.
fu esponente di una benestante famiglia di artisti. Studiò arte ed ebbe come insegnanti il prof. Signorelli (in architettura) e Achille Politi (in disegno). Nel 1860 lo troviamo a Palermo dove lavorò con
Vincenzo Donselli e Salvatore Valenti.Studiò architettura e successivamente nel 1856 studiò scultura a Napoli, per poi trasferirsi a Palermo ed essere ammesso all’Accademia di Belle Arti. A Napoli ebbe poi come maestri Selvaglio e Biamaldi. Ritornò, dopo, ad Agrigento dove chiuse i suoi giorni nella tarda età di 87 anni, nel 1921. Fu autore di numerosissime sculture in legno policromo e talvolta anche in cartapesta.
Molte le sue opere, alcune di queste possiamo ammirarle nella Chiesa di santa Croce ad
Agrigento.
“Calogero Cardella dovette essere, a giudicare dalla copiosa produzione artistica, uno scultore assai richiesto ed apprezzato dalla committenza ecclesiastica non solo agrigentina.
Le sue statue emanavano certamente un profondo senso mistico, indipendentemente dalla tecnica, dallo stile d’esecuzione e dalle peculiarità cromatiche con le quali venivano realizzate. Egli, come è dato constatare, decorava spesso le vesti o i mantelli, dei personaggi sacri raffigurati, con ornamenti a rilievo dorati che le impreziosivano sensibilmente.
E’ stato più volte ricercato nelle opere del Cardella la ieraticità, la classicità, la compostezza, la solennità, la freddezza accademica, la bellezza, ecc. pur di esprimere un giudizio personale. Ebbene anche se tutte le suddette caratteristiche sono riscontrabili nelle sue sculture, mi pare che nulla cambi nel sottolinearne la validità oltre che ad evidenziare il talento scultoreo di un artista, sostanzialmente autodidatta, ma che mostra di possedere notevoli qualità dovute alla sua importante preparazione di base; esse riuscivano a suscitare nel fedele una straordinaria emozione. Era questo l’intento del nostro scultore e della committenza.
Spiace constatare purtroppo che a causa di indecenti restauri effettuati nel tempo da mani inesperte molte sue sculture risultano assai compromesse sia nella struttura che nelle cromie falsandone l’originalità compromettendone l’esatta lettura.”: ha scritto il Prof. Rosolino La Mattina
Segnaliamo le statue lignee di Sant’Agnese, della madonne delle Figlie di Maria, del bambino gesù e la statua di gesù e maria e del beato Matteo Cimarra, vescovo di Agrigento. Sua pure
una statua di San Calogero. Compì inoltre numerose opere di restauro tra cui ricordiamo quella della
statua dell’Addolorata che viene condotta ancora oggi in processione durante il Venerdì Santo ad
Agrigento.













































