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Acque termali, minerali, fanghi in provincia di Agrigento alla fine dell’Ottocento

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6 Luglio 2019 //  by Elio Di Bella

sciacca terme

Acque minerali e stabilimenti idroterapici

– Esistono sorgenti di acque minerali nei territori dei comuni di Aragona, Camastra, Campobello di Licata, Cattolica Eraclea, Comitini, Favara, Grotte, Naro, Palma di Montechiaro, Racalmuto, Raffadali (circondario di Girgenti), Bivona, Casteltermini, San Biagio Platani, San Giovanni Gemini, Villafranca Sicula (circondario di Bivona), Montetevago e Sciacca (circondario di Sciacca).

Sono per la maggior parte acque solforose. Però a Bivona esiste una sorgente di acqua bituminosa; a Casteltermini, oltre ad una sorgente solforosa, ne esiste una salina; a San Biagio Platani, una ferruginosa, oltre ad una solforosa; a San Giovanni Gemini ne esistono due ferruginose, oltre ad una solfo-salino-jodurata; a Sciacca, oltre a due sorgenti solforose, ne esistono due salino-ferruginose, una salina, una ferruginosa e una salinoiodurata.

Nel territorio di Girgenti, in contrada Macalubi, esistono dei piccoli vulcani di fango. Sopra una superficie di circa 300 metri quadrati essi emettono un fango semiliquido e sprigionano idrocarburi gazosi.

Soltanto una parte delle acque minerali di Sciacca e una di quelle di San Giovanni Gemini, per quanto si sa, vennero finora sottoposte ad analisi. Le acque sono per lo più fredde. Sono soltanto da eccettuare la sorgente di Montevago, detta Acque calde, una di quelle di San Giovanni Gemini e quelle di Sciacca.

Lo stabilimento termale esistente in quest’ultima città è fra i più conosciuti. Le acque minerali di Sciacca sono di diversa natura, quantunque sgorghino a breve distanza fra loro e nella stessa Vallata dei Bagni. L ‘acqua solfurea scaturisce in grande quantità nello stabilimento balneare (450 litri all’ora, cioè 10,800 litri al giorno) ed ha una temperatura che oscilla da 50 a 52 gradi centigradi. L’acqua santa, che contiene in ogni litro 316 milligrammi di sali di litio, sgorga pure nello stabilimento nella quantità di 4320 litri al giorno ed ha una temperatura che varia da 30° a 32° centigradi.

L’acqua ferruginosa che scaturisce fuori dello stabilimento, lungo l’alveo del torrente vicino, ha una temperatura di 27° a 28° centigradi ed in ogni litro contiene 83 centigrammi di bicarbonato di ferro e 45 centimetri cubici di acido carbonico libero.

Oltre le acque suaccennate, solfurea, santa e ferruginosa, esistono a piccola distanza dallo stabilimento altre sorgive di acque termali non ancora sottoposte ad analisi chimica, cioè l’acqua salina delle Palme o di Rabuyhana che ha la temperatura di 28° centigradi; l’acqua salina dei Molinelli, che ha proprietà litogeniche ed una temperatura di 34°; l’acqua di Fontana calda, che è semplicemente termale ed ha una temperatura di 30°’ e le cinque scaturigini di acqua solfurea nell’alveo del torrente Carabollace.

Sul monte Cronio esiste poi la famosa Stufa di San Calogero, che ha una temperatura oscillante da 36° a 42° centigradi, e in confronto colla grotta di Monsummano ha una corrente vaporosa mobilissima ed un maggior grado di elettricità e pressione atmosferica.

Tutte queste acque termominerali e la Stufa di San Calogero costituiscono le famose Terme Selinuntine, conosciute da antichissimo tempo e indicate negli itinerari dei Romani sotto il nome dì Labode e Larode.

Le Terme Selinuntine sono molto frequentate da maggio a settembre e lo stabilimento balneare, che dista appena 300 metri tanto dal mare che dalla città, è in via di progressivo miglioramento. Si può asserire che Sciacca, per la dovizia e varietà di acque minerali, per la Stufa di San Calogero e per la. vicinanza del mare, è una città privilegiata come stazione balneare, giacchè offre il bagno sol fu reo, il bagno alcalino, il bagno ferruginoso, il bagno a vapore e il bagno di mare.

Un altro stabilimento balneare esiste nel territorio di San Giovanni Gemini al confine del comune di Cammarata, dal quale ultimo prende il nome, essendo appunto di Cammarata il proprietario di esso, sacerdote Giuseppe Longo.

I principali costituenti delle acque dello stabilimento, secondo l’analisi fattane dal chimico dottor Glletano Mancuso Lima, sono: acido solforico, acido solfidrico, acido cloridrico, iodio, magnesia, soda e potassa. Quelle acque sono giudicate molto efficaci nelle dermatosi, nei reumatismi, e nelle affezioni scrofolose e rachitiche. Lo stabilimento offre sufficienti comodi agli accorrenti.

Delle acque minerali esistenti negli altri comuni sopra indicati si fa un certo uso qua e là, specialmente per le malattie cutanee; fra le sorgenti di Comitini, quella detta Cardillo è giudicata efficace come depurativo del sangue e per guarire in brevissimo tempo le malattie esantematiche; le Acque calde di Montevago sono considerate utili anche nelle malattie scrofolose.

ANNALI DI STATISTICA STATISTICA INDUSTRIALE
FASCICOLO LX.
NOTIZIE SULLE CONDlZIONJ INDUSTRIALI
DELLA PROVINCIA DI GIRGENTI

ROMA 1896

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Categoria: Storia ComuniTag: acque minerali, agrigento, fanghi, girgenti, terme

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