
DELLE ACQUE MINERALI E TERMALI
PROVINCIA DI GIRGENTI.
Distretto di Girgenti.
Molte acque saline solforose trovansi in questo distretto, le quali tengono dalla conformazione geologica delle circostanti montagne. Le prime sono più o meno cariche di solfato di calce, di soda, di magne sia, ove il muriato di barite le fa biancastre, e lascia un precipitato dello stesso colore : talune sono anche potabili per i pochi sali che contengono: intanto che le altre riescono gravi ed amare, nè si adoperano ad uso alcuno.
Le acque solforose sgorgano da montagne che racchiudono miniere di solfo; e tutte più o meno han puzzo di uova fradicie, e son cariche di terra, e notevoli tra per essere untuose, e pel sedimento giallastro che lasciano nelle pareti e nel fondo dove posano o scorrono. Il solfo non vi si rinviene puro, nè tampoco nello stato di acido solforico, ma in quello d’idrosolfato solforato. Le proprietà medicina li attribuite a queste acque son le proprie del solfo, cioè di essere utili nelle malattie della pelle, e spezialmente nella scabbia. Non si amministrano per uso interno a cagione delle particelle terrose ed estranee di cui abbondano: nè conosconsi come epatiche.
Presso la Cattolica dove son miniere di solfo trovansi acque solforose, delle quali per altro non si è fatta alcuna analisi chimica.
In Comitini son pure altre acque solforose da cui traesi giovamento nelle malattie esantematiche.
In diversi siti del tenimento di Licata vedrai eziandio acque minerali di cui s’ignorano le qualità medicinali. –
Nel Comune di Palma sgorgano due vene di acqua solforosa ; e in Raffadali avvene un altra simile cui attribuiscesi la efficacia di purgare.
Distretto di Bivona.
Presso al Comune di Alessandria son due rivoli di acqua solfurea di cui si fa uso con profitto nelle malattie della pelle, ed in ispezieltà nella scabbia. Ed altr’acqua simile è pure nel territorio di Casteltermini.
Distretto di Sciacca.
Presso un tre miglia dalla Città, verso la parte di Greco, sulla vetta del famoso monte di S. Calogero, l’antico Cronio, apresi una voragine donde con gran fragore sorgono globi di fumo e vapori solfurei, i quali attaccandosi alla bocca di quella specie di antro fanno che ne grondi di continuo certa acqua carica di principi solfurei e metallici.
Ora in quel bagno vaporoso, dicesi, che si risolvano le paralisi le più ostinate, abbian calma le gravi reumatalgie, cessi la debolezza parziale e generale delle membra, e spesso guariscansi anche le fredde ostruzioni.
A piè del monte, alla parte orientale della Città scorrono varie acque termali decantate come prodigiose per la loro virtù medicinale. Intanto l’acqua volgarmente detta degli occhi, e quella che chiamavano ferrata sonosi al tutto perdute. Ci ha pure un acqua, che ha nome di acqua santa , ed è tiepida, molle al sapore, e di color ci stallino. Contiene solfato di magnesia in buon dato , e quindi opera mirabilmente nel risolvere i lenti ingorghi delle viscere.
Varie acque termali e solforose vedrai pure quà e là pe campi, limpide e cilestrine, ma il loro odore è fetido come quello dell’idrogeno solforato, e sono insipide, nauseose al palato, ed anneriscono l’argento.
La temperatura di queste acque è assai elevata, e presso alla sorgente giungono quasi a bollire. Giovano per bagni in tutte le malattie della pelle: ancora adoperansi a docciatura per risolvere gl’ingorghi parziali delle articolazioni e delle membra; e amministrate come bevanda guariscono gl’ingorghi dell’addome.
Dopo tutto questo ci duole l’animo di dover conchiudere le presenti notizie con dire che di tante acque minerali neppure una è stata analizzata ; nè ci ha nell’intera provincia un solo tugurio, o una sola vasca da adagiarvisi un infermo.
In Annali Civili Del Regno delle Due Sicilie
Volume XXVIII
Fascicolo LV.
Gennaio e Febbraio
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