• Menu
  • Skip to right header navigation
  • Passa al contenuto principale
  • Passa al piè di pagina

Before Header

Agrigento Ieri e Oggi

Header Right

  • Home
  • In 5 Minuti
  • Agrigento Racconta
  • Attualità
  • Storia Agrigento
  • Storia Comuni
  • Storia Sicilia
  • Storia Italiana
  • Storia Agrigento
  • Storia Comuni
  • Storia Sicilia
  • Storia Italiana

Header Right

  • Home
  • In 5 Minuti
  • Agrigento Racconta
  • Attualità

Sport nell’antichità: più importante vincere o partecipare ?

14 Giugno 2018 //  by Elio Di Bella

Ma nell’antichità partecipare era davvero più importante che vincere ? Il famoso motto di De Curbertin, fondatore delle Olimpiadi moderne, quanto valore avrebbe avuto nelle Olimpiadi antiche ?

Numerose testimonianze (testi letterari, iscrizioni, resti archeologici) dimostrano quanto fosse importante per

un atleta che partecipava riportare una vittoria nelle gare sportive panelleniche, cioè le Olimpiadi dell’antichità. Concludere con una vittoria nelle gare dei  giochi Pitici, Istmici e Nemei garantiva all’atleta   onori ufficiali, riconoscimenti pubblici, e ricompense materiali  a cui tutti i partecipanti ambivano.   La città che poteva vantare di avere un atleta vincitore in qualche spor tra i suoi

membri, era orgogliosa in età arcaica e classica apparteneva al ceto aristocratico, tanto quanto lo può essere oggi. Una vittoria alle Olimpiadi dava anche prestigio in campo politico. Sono noti il caso di Cilone che nel VII

secolo a.C. tentò un colpo di stato per diventare tiranno di Atene dopo la vittoria a Olimpia, oppure di Alcibiade, vincitore nel 416 a.C. Ci dice  Tucidide (Guerra del Peloponneso VI, 16) che Alcibiade   avrebbe presuntuosamente affermato: «Spetta a me più che ad altri, o ateniesi, esercitare il comando… e nello stesso tempo credo di esserne degno, poiché le azioni per le quali si fa un gran parlare di me mentre procurano onore ai miei antenati e a me stesso, sono anche utili alla nostra patria. Infatti i greci, i quali in precedenza credevano che la nostra città fosse stata abbattuta dalla guerra, di fronte allo splendore della mia partecipazione alle feste di Olimpia si sono fatti una idea anche esagerata della sua potenza: feci entrare in gare ben sette carri — un numero mai raggiunto prima da nessun privato cittadino — e, con essi, ho ottenuto la vittoria nonché il secondo e il quarto posto; inoltre, anche per tutto il resto avevo provveduto in maniera degna di questa vittoria. Tutto questo costituisce  motivo di onore, ma nello stesso tempo la realtà dei fatti lascia intravedere anche la potenza».

   Il mondo aristocratico era massicciamente presente per motivi di gloria  nelle altre città sedi di gare prestigiose, soprattutto con i cavalli I ricchi    potevano permettersi di mantenere una scuderia e vincendo nelle gare perpetuavano  i valori cavallereschi della nobiltà arcaica.

Nelle altre gare sono invece frequenti le vittorie di uomini liberi appartenenti a vari ceti sociali.    Alcune città fecero di tutto per accaparrarsi gli atleti migliori.

 Si ricorda il caso di Astylos che, originario di Crotone, aveva vinto nel 488 come crotoniate. Il tiranno di Siracusa Gelone I riuscì però a farlo gareggiare come siracusano    nel 484 e 480. La reazione dei crotoniati fu storica:   offesi per 1’affronto, abbatterono la sua statua, eretta per celebrare le precedenti vittorie, e   trasformarono per sfregio la   casa di Astylos in prigione.

Atleti che   per motivi di età, abbandonavano le gare tentavano con fortuna la vita politica. Questo il caso di Teogene di Taso che svolse un’intensa attività politica dopo aver vinto nel 480 come pugile a Olimpia.

  Dagli esempi riportati   si può capire con quale spirito gli atleti partecipassero alle gare sportive. Il motto di Pierre de Coubertin «l’importante è partecipare, non vincere», sarebbe stato del tutto inconcepibile per un atleta antico.

Categoria: SportTag: olimpiadi, sport, sport agrigento

Post precedente: « Agrigento nel 1861 nel racconto del suo Sindaco
Post successivo: Omaggio Ad Accursio Miraglia Di Fabio Strinati »

Footer

Copyright

I contenuti presenti sul sito agrigentoierieoggi.it, dei quali il Prof. Elio di Bella è autore, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti perché appartenenti all’autore stesso. È vietata la copia e la riproduzione dei contenuti in qualsiasi modo o forma. È vietata la pubblicazione e la redistribuzione dei contenuti non autorizzata espressamente dall’autore.

Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07/03/2001.

Privacy

Questo blog rispetta la normativa vigente in fatto di Privacy e Cookie . Tutta la docvumentazione e i modi di raccolta e sicurezza possono essere visionati nella nostra Privacy Policy

Privacy Policy     Cookie Policy

Copyright © 2023 Agrigento Ieri e Oggi · All Rights Reserved