“La scoperta che la combustione, un processo chiave per lo sviluppo della tecnologia umana, richiede almeno l’1% di ossigeno nell’atmosfera potrebbe spiegare l’assenza di segni di vita intelligente avanzata nell’universo.
Ricercatori dell’Università di Rochester e dell’Università di Roma hanno identificato questo possibile collo di bottiglia nella creazione di civiltà avanzate. In un pianeta con bassi livelli di ossigeno, processi come l’estrazione di metalli dai minerali, fondamentali per la tecnologia, sarebbero impossibili. Inoltre, un’atmosfera con oltre il 30% di ossigeno potrebbe aumentare il rischio di fuochi diffusi, uccidendo forme di vita.
Gli astronomi ora potrebbero guidare la ricerca di alieni avanzati cercando pianeti con livelli di ossigeno tra l’1,8% e il 30%. Questa scoperta potrebbe anche fornire nuove prospettive sul paradosso di Fermi, una domanda di lunga data su perché non abbiamo ancora trovato vita intelligente avanzata data la vastità dell’universo.
L’ossigeno, la combustione e la tecnologia diventano così fattori chiave nella ricerca della vita extraterrestre, offrendo nuove vie di indagine e potenziali soluzioni a uno dei più grandi misteri dell’astronomia.”