nascita e sviluppo del movimento mazziniano nel territorio siciliano
A. Sansono, Mazzini e la Sicilia, in Archivio storico siciliano, anno XLII, fascicolo I-II, 1917, Palermo
La storia è nota. Una triste domenica d’aprile del 1821, un mesto sedicenne, passeggiando con la madre e con Andrea Gambini, vecchio amico di casa, vide per le vie di Genova un uomo alto, severo, dall’aspetto bruno, certo Rini, capitano della guardia nazionale, il quale, stendendo ai passanti un fazzoletto bianco spiegato , chiedeva l’ elemosina per i proscritti d’Italia.
La scena pietosa determina una vocazione, crea un apostolo, la cui vita sarà manna di provvidenza alla Patria. L’adolescente si vota, col lutto nell’anima, alla causa italiana ; inizia, pieno di fede, nell’Indicatore genovese, giornaletto di annunzií mercantili, un’opera di fratellanza ; si ascrive, fervoroso, alla Carboneria, e corre, avvivato da balde speranze, a Livorno, ove conosce Carlo Bini, spirito ribelle, e Francesco Domenico Guerrazzi, anima altera.
Dopo parecchi anni di assidue cure, di lavorio segreto, di propaganda indefessa è arrestato e chiuso nel forte di Savona.
Durante le ore lunghe della detenzione; ore di raccoglimento, ore di angoscia, vede la patria oppressa, calpesta da signori nostrali e dal tallone austriaco; vede, congiungendo il suo pensiero al pensiero dei grandi del Trecento e del Cinquecento, prima del Gioberti, prima del Balbo, prima del Durando, prima di quanti, avvinti alle memorie secolari del passato, non sapevano spezzare vecchie glorie e vecchie tradizioni locali, la necessità di ciò che è e sarà sempre la sola salvezza d’Italia: l’unità; e sogna, scaldato da una luce intellettuale d’amore, di stringere in un patto, di congiungere in una speranza , di fondere in un solo stato le afflitte regioni d’Italia, oppresse da comuni tiranni, schiave dell’Austria. Ideai », scrive egli stesso, in quei mesi d’imprigionamento in Savona, il sogno della Giovine Italia; meditai i principii sui quali doveva fondarsi l’ordinamento del partito , e lo intento che dovevamo prefiggerci ; pensai al modo d’impianto, ai primi che io avrei chiamato ad iniziarlo con me, allo inanellamento possibile del lavoro cogli elementi rivoluzionarii europei
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