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Mazzini e la Sicilia, successi e fallimenti di una cospirazione

12 Luglio 2022 //  by Elio Di Bella

nascita e sviluppo del movimento mazziniano nel territorio siciliano

A. Sansono, Mazzini e la Sicilia, in Archivio storico siciliano, anno XLII, fascicolo I-II, 1917, Palermo

La storia è nota. Una triste domenica d’aprile del 1821, un mesto sedicenne, passeggiando con la madre e con An­drea Gambini, vecchio amico di casa, vide per le vie di Ge­nova un uomo alto, severo, dall’aspetto bruno, certo Rini, capitano della guardia nazionale, il quale, stendendo ai pas­santi un fazzoletto bianco spiegato , chiedeva l’ elemosina per i proscritti d’Italia.

La scena pietosa determina una vocazione, crea un apo­stolo, la cui vita sarà manna di provvidenza alla Patria. L’adolescente si vota, col lutto nell’anima, alla causa ita­liana ; inizia, pieno di fede, nell’Indicatore genovese, giorna­letto di annunzií mercantili, un’opera di fratellanza ; si a­scrive, fervoroso, alla Carboneria, e corre, avvivato da balde speranze, a Livorno, ove conosce Carlo Bini, spirito ribelle, e Francesco Domenico Guerrazzi, anima altera.

Dopo parecchi anni di assidue cure, di lavorio segreto, di propaganda indefessa è arrestato e chiuso nel forte di Savona.

Durante le ore lunghe della detenzione; ore di racco­glimento, ore di angoscia, vede la patria oppressa, calpe­sta da signori nostrali e dal tallone austriaco; vede, con­giungendo il suo pensiero al pensiero dei grandi del Tre­cento e del Cinquecento, prima del Gioberti, prima del Balbo, prima del Durando, prima di quanti, avvinti alle memorie se­colari del passato, non sapevano spezzare vecchie glorie e vecchie tradizioni locali, la necessità di ciò che è e sarà sem­pre la sola salvezza d’Italia: l’unità; e sogna, scaldato da una luce intellettuale d’amore, di stringere in un patto, di con­giungere in una speranza , di fondere in un solo stato le afflitte regioni d’Italia, oppresse da comuni tiranni, schiave dell’Austria. Ideai », scrive egli stesso, in quei mesi d’im­prigionamento in Savona, il sogno della Giovine Italia; me­ditai i principii sui quali doveva fondarsi l’ordinamento del partito , e lo intento che dovevamo prefiggerci ; pensai al modo d’impianto, ai primi che io avrei chiamato ad iniziarlo con me, allo inanellamento possibile del lavoro cogli ele­menti rivoluzionarii europei

continua

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Categoria: Storia SiciliaTag: mazzini, mazzinianesimo, sicilia

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