• Menu
  • Skip to right header navigation
  • Passa al contenuto principale
  • Passa al piè di pagina

Before Header

Agrigento Ieri e Oggi

Header Right

  • Home
  • In 5 Minuti
  • Agrigento Racconta
  • Attualità
  • Storia Agrigento
  • Storia Comuni
  • Storia Sicilia
  • Storia Italiana
  • Storia Agrigento
  • Storia Comuni
  • Storia Sicilia
  • Storia Italiana

Header Right

  • Home
  • In 5 Minuti
  • Agrigento Racconta
  • Attualità
battaglia di tannemberg 1410

I Cavalieri Teutonici Sconfitti A Tannenberg nel 1410

20 Luglio 2017 //  by Elio Di Bella

battaglia di tannenberg 1410

L’inizio della lunga guerra tra l’Ordine teutonico (nato nel 1226) e lo Stato polacco-lituano (costituitosi nel 1386) ci porta al 1409 quando i cavalieri teutonici attaccarono un  castello nella Terra di Dobrin, in Masovia, terra da tempo contesa  insieme alla vicina Cuiavia  dai  due schieramenti. Immediato fu   il contrattacco del re di Polonia e Lituania, Ladislao II Iagellone il Granduca lituano che rivendicava   le terre del Dobrin, occupate ingiustamente dai Teutonici.     L’occupazione proditoria dell’area del Dobrin spinse  Ladislao a vendicare l’affronto. L’anno seguente  mobilitò tutte le forze a disposizione e attaccò la Prussia, che era la roccaforte dell’Ordine teutonico che aveva conquistato il paese nel 1283.

La Polonia mobiltò per questa invasione  diciottomila cavalieri e dodicimila fanti, i lituani e i russi undicimila cavalieri, ottomila fanti e un migliaio di tartari. L’Ordine si difese disponendo venticinquemila uomini (oltre ai corpi stanziati lungo i confini) equipaggiati con  un armamento più pesante di quello dei nemici. I cavalieri teutonici inoltre ingaggiarono per l’occasione  mercenari e avevano al comando  il gran maestro Ulrich von Jungingen.   Il piano d’attaco polacco-lituano era al cuore stesso della Prussia: prevedeva la conquista della capitale prussiana, Marienburg, e il blocco delle forze tedesche in Livonia grazie all’alleanza con le città di Pskov e Novgorod.

Il 2 luglio avvenne la congiunzione dei due eserciti polacco e lituano che quindi insieme una settimana dopo   passarono la frontiera prussiana, ma il passaggio   della Drwega fu contrastato dai nemici e     Ladislao fu costretto ad ordinare un altro percorso per   aggirare il corso della Drwega a oriente. Ciò diede tempo ai  cavalieri teutonici, che raggiungevano gli avversari il 15 luglio.

Ma a Tannenberg subivano una disfatta di proporzioni inaspettate.

“Fu Ladislao a dare il via alla battaglia con uno spettacolare carosello di arcieri tartari contro la prima linea teutonica, ma la maggiore esperienza tattica dei soldati di von Junglingen sembrò dare presto la vittoria all’antico ordine cavalleresco, sancita ufficiosamente dal collasso dell’ala destra nemica nel primo pomeriggio. Tuttavia la testarda ferocia delle fanterie jagellone, composte in prevalenza da poveri contadini russi e polacchi, finì per ricacciare indietro gli avversari con gravissime perdite, incluso lo stesso Gran Maestro dell’Ordine Teutonico. Anche Friedrich von Wallenrode rimase ucciso, e la caduta del suo gonfalone personale in mani nemiche contribuì alla rotta improvvisa delle restanti truppe tedesche, che fuggirono disperatamente in direzione di Marienburg”.

Morto    Ulrich von Jungingen, e  fu Heinrich von Plauen a prendere il comando per fermare   l’avanzata di Iagellone. Era necessario  ritardare  la marcia dei nemici verso il cuore della Prussia.

L’eroica resistenza dei cavalieri teutonici  sotto le mura di Marienburg e la stanchezza dell’esercito polacco-lituano  condusse alle trattative di pace  sottoscritta a Thom nel 1411. Nonostante il trionfo a Tannenberg il regno polacco-lituano ottenne ben poco da quell’impresa con cui pensava di poter dare il colpo di grazia all’Ordine Teutonico. Occorreranno altre guerre per piegare i cavalieri teutonici e determinare la loro la decadenza. L’Ordineavrebbe imboccato la strada di un lento ma costante declino, terminato con la definitiva secolarizzazione delle proprie terre nel 1561

Elio Di Bella

Categoria: Storia ItalianaTag: cavalieri teutonici

Post precedente: « Raimondo Borsellino, il medico agrigentino che salvò Togliatti
Post successivo: La battaglia del Ponte e la Battaglia di Nihawānd: la fine dell’impero Sasanide nel settimo secolo »

Footer

Copyright

I contenuti presenti sul sito agrigentoierieoggi.it, dei quali il Prof. Elio di Bella è autore, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti perché appartenenti all’autore stesso. È vietata la copia e la riproduzione dei contenuti in qualsiasi modo o forma. È vietata la pubblicazione e la redistribuzione dei contenuti non autorizzata espressamente dall’autore.

Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07/03/2001.

Privacy

Questo blog rispetta la normativa vigente in fatto di Privacy e Cookie . Tutta la docvumentazione e i modi di raccolta e sicurezza possono essere visionati nella nostra Privacy Policy

Privacy Policy     Cookie Policy

Copyright © 2023 Agrigento Ieri e Oggi · All Rights Reserved