Akragas.
E son pur figli dei sublimi Elioni,
de’ superbi Romani, e il genio e i canti
seppero anch’essi e l’araba opulenza,
e cavalcar normanni palafreni,
e contro Francia si levar giganti….
E non giustizia or più, chiedon clemenza.
Clemenza: e quando pe’ gran piani a sera
tremola, sotto a dubbia luna, un canto
remoto, ei par come d’ un core affranto,
par d’invisibil gente umil preghiera,
che pianga una perduta primavera
e invochi un avvenir men triste alquanto,
che narri qual ne’ dì felici egli era,
e qual negl’infelici ora è Acraganto.
Nel rustico cantor forse è trasfusa
di cento spente generazioni
l’anima, e inconscia in lui parla e confusa:
mentre dagli astri altolucenti e buoni
al suo dolor che implora o non accusa
piovon silenti benedizioni.
Edoardo Giacomo Boner, poeta messinese. molto apprezzato da Pirandello, fu professore nei licei a Girgenti.