• Menu
  • Skip to right header navigation
  • Passa al contenuto principale
  • Passa al piè di pagina

Before Header

Agrigento Ieri e Oggi

Header Right

  • Home
  • In 5 Minuti
  • Agrigento Racconta
  • Attualità
  • Storia Agrigento
  • Storia Comuni
  • Storia Sicilia
  • Storia Italiana
  • Storia Agrigento
  • Storia Comuni
  • Storia Sicilia
  • Storia Italiana

Header Right

  • Home
  • In 5 Minuti
  • Agrigento Racconta
  • Attualità

Sempre più numerosi gli Agrigentini sul lettino dello psicologo

5 Ottobre 2019 //  by Elio Di Bella

Vignetta
fonte http://www.matchnews.it/

Quando Pindaro giunse ad Akragas pensò di trovarsi nella “più bella città dei mortali”  non solo per i magnifici templi, ma anche perché i suoi abitanti erano felici e soddisfatti della loro condizione. Più di due secoli dopo qualcosa deve essere cambiato se gli Agrigentini si scoprono spesso infelici e vanno sempre più spesso a curare i propri disagi esistenziali in quelle palestre di felicità per la cura dell’anima che sono gli studi di esperti psicologi.

Si aprono nelle scuole sportelli per la cura del disagio giovanile attraverso progetti messi a punto con psicoterapeuti; fioriscono  associazioni onlus  come    Amici di Agrigento, Vitautismo; Lottiamo Insieme che chiedono una migliore  assistenza psicologica domiciliare alle istituzioni;  e ci sono infine psicoterapeuti che si mettono insieme per realizzare momenti di aggiornamento e promuovono  eventi aperti.  

In Via Giovanni XXIII c’è da dieci anni lo Spazio Rêverie. La settimana scorsa ad uno dei seminari organizzati in questo centro   hanno partecipato quaranta agrigentini. “È stato un momento di conoscenza, di arricchimento, di scoperta. Sono dispiaciuto di non avere partecipato agli altri incontri dedicati ad altri argomenti di grande interesse come la paura, la rabbia, lo psicodramma e i disturbi della personalità affrontati a più voci e quindi con più punti di vista per toccare le nostre diverse corde”, dice Raimondo Moncada, uno dei partecipanti.

Dirige Spazio Rêverie  lo psicoterapeuta Renato Schembri, che dice di fare esperienza ogni giorno con “sofferenze importanti” che hanno bisogno di interventi specialistici. “Si ricorre allo psicologo ad Agrigento non per una moda o per il piacere di fare un colloquio ma per la necessità di avere una cura per le sofferenze gravi, come l’ansia, la depressione, i disturbi della personalità – dice  Schembri –  Sono condizioni esistenziali particolari  di persone che  non riescono a realizzarsi pienamente,  non riescono a mantenere dei rapporti o vivono difficoltà profonde nel lavoro”.

Il filosofo  Giamblico ha scritto che  il suo collega, il filosofo agrigentino Empedocle    con il suo canto e la sua lyra ha placato la rabbia di un giovane che stava commettendo un omicidio. Agrigento è stata  quindi la patria della musicoterapia. Un erede di Empedocle è il giovane musicoterapeuta agrigentino Riccardo Pancucci.   “Ad Agrigento è una pratica in fase embrionale ancora oggi. Ci sono però delle prime importanti esperienze – dice Pancucci – La musicoterapia viene utilizzata molto con i disabili ed i bambini. Ci sono già alcuni progetti nelle scuole per ragazzi con problematiche comportamentali. Ad Agrigento organizzo incontri di gruppo con sei-otto persone due volte la settimana. Si comincia a comprendere che il benessere fisico dipende dal benessere mentale e quindi ci si avvicina così alla musicoterapia ”.

Sono triplicati nel giro di pochi anni ad Agrigento i casi di autismo e l’intervento dello specialista è diventato frequente per molte famiglie.

Lo psicologo Matteo Corbo cura ad Agrigento l’autismo con l’analisi comportamentale applicata. “Si tratta di una terapia intensiva, richiede diverse ore settimanali e quindi  è  costosa. Le famiglie non sono sostenute dallo Stato nell’affrontarla e si fanno totalmente carico di queste cure. Fra queste famiglie ad Agrigento c’è molta solidarietà e sono nate alcune associazioni ”.  

Corbo sottolinea però anche che ancora la scuola fa fatica a dare una risposta specialistica agli studenti autistici: “le scuole dovrebbero investire di più nella formazione degli insegnanti che hanno bisogno di coordinarsi con un esperto.

Con l’associazione Arca di Noè ho promosso un workshop gratuito nella scuola Esseneto per i docenti ed abbiamo sperimentato che c’è negli insegnanti il desiderio di conoscere metodi didattici efficaci e la voglia di realizzare percorsi efficaci per i casi di autismo”.

  Elio Di Bella

Categoria: In 5 Minuti, News, News Italiane

Post precedente: « Tumori ad Agrigento: alimentazione, stile di vita e fattori genetici le principali cause
Post successivo: Video corso di storia della filosofia.Conosciamo Anassimandro »

Footer

Copyright

I contenuti presenti sul sito agrigentoierieoggi.it, dei quali il Prof. Elio di Bella è autore, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti perché appartenenti all’autore stesso. È vietata la copia e la riproduzione dei contenuti in qualsiasi modo o forma. È vietata la pubblicazione e la redistribuzione dei contenuti non autorizzata espressamente dall’autore.

Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07/03/2001.

Privacy

Questo blog rispetta la normativa vigente in fatto di Privacy e Cookie . Tutta la docvumentazione e i modi di raccolta e sicurezza possono essere visionati nella nostra Privacy Policy

Privacy Policy     Cookie Policy

Copyright © 2023 Agrigento Ieri e Oggi · All Rights Reserved