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garibaldini agrigentini

Rivolte antiborboniche in provincia di Agrigento nel 1860

30 Aprile 2021 //  by Elio Di Bella

garibaldini agrigentini
garibaldini agrigentini

Rivolta in Girgenti ed in altri comuni 15 maggio 1860

  Oggi in Girgenti una mano di faziosi corre per la città con bandiera tricolore; si disperdono al sentire poche fucilate: sopraggiunge il generale Rivera, vi proclama lo stato d’assedio, e si ripristina l’ordine. In Licata, Favara, Bivona, Sciacca, Menfrici s’inalbera il vessillo della rivolta: nel Molo di Girgenti comincia la sedizione col disarmare un soldato portatore dì un piego a Girgenti, e col disarmare pure il posto doganale: gl’insorti si avvanzano verso la torre, dov’è accasermato un distaccamento del 13 di linea con l’uffîziale, e lo attaccano; la fucilata dura due ore: si tira da’ balconi, dalle terrazze, dalle finestre.

Il comune di Calamonaci insorge occupato dalla banda di faziosi comandata da Vincenzo di Villabate, da Vincenzo Montalbano del paese, e dal sacerdote d. Francesco Ricci di Cianciana; e costoro influiscono pure a far insorgere il vicino comune di Ribera, dove fugati gl’impiegati telegrafici, si apre il carcere, e si liberano due detenuti: si fanno fuggire gl’impiegati del macino e si prendono da’ fondi regii 276 ducati; ma gli onesti cittadini, ed i campagnuoli si armano, e discacciano i faziosi.

Insorge il comune di Valguarnera; fugge il sindaco, e il giudice; si abbattono i regii stemmi; disciolti i custodi del macino; licenziata la polizia; guardia urbana nella inazione (rapporto del generale Rivera de’ 19 corrente).

Arrivo del generale Rivera a Girgenti 17 maggio

3. Oggi arriva il generale Rivera a Girgenti con poche munizioni, e traversando paesi insorti.

18 maggio

In Girgenti la truppa si è attaccata co’ rivoltosi: stato d’assedio: manca il denaro, e le notizie dalla capitale dell’isola. Alle ore 24 in Canicattì un individuo a cavallo, con bandiera, i cui colori pel buio non sono distinguibili, entra per la strada grande, gridando, viva l’Italia, viva la libertà; senzacchè niuno gli desse ascolto: la guardia urbana gli intima partire, e così colui scomparisce.

Grande agitazione in Girgenti 19 maggio

3. Bande armate scorrono la provincia di Girgenti, che assaltando i piccoli comuni fanno prima man bassa su le casse regie e comunali, e poi su la proprietà privata, a di cui peso si forniscono di armi.

E ciò pel 1860. – Le cose peggiorano nel 1861. – „ L’anarchia con i furti ed assassini si burla del governo liberatore: i fatti recenti sono di lor natura tragici e selvaggi. – A’ 9 marzo, giorno di esterminio, una banda di 80 assassini mette la città di s. Margherita a sangue e fuoco; 34 persone vi sono massacrate. – Lo stesso di a Piana de’ Colli sono uccisi su la via pubblica due figli dell’infelice Onofrio Napoli. Anche nello stesso dì Girgenti ha avuti i suoi settembrizzatori in tutta la forza del termine: alcuni popolani armati hanno assalite le prigioni del Castello, ne hanno strappate 36 persone ivi detenute come sospette di borbonismo, le hanno trascinate nel Vescovado, e le hanno massacrate. Questa orgia è stata imitata da’ cannibali de’ vicini comuni; e per 8 giorni vi è stata spaventevole successione di rapine e di stragi.

(CRONACA DEGLI AVVENIMENTI DI SICILIA Da’ 4 aprile a’ principii d’agosto 1860 con l’aggiunta de’ fatti posteriori fino a marzo 1861 ESTRATTA DA DOCUMENTI).

Categoria: Storia Comuni

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