IPOGEO PURGATORIO.
È il più grande e il più vasto.
Vi si accede da Piazza Purgatorio per una porta di ferro ai cui lati sono due colonnine sormontate da un leone dormiente (4).
Un cunicolo alto m. 2 e largo m. 1,10 tutto incavato nella roccia, con te caratteristiche già descritte (intacchi col fumo, incavature longitudinali cunette sul fondo) sale a nord.
A m. 42, con un angolo di gradi 110, allunga un ramo (alto m. 1,20, largo m. 0,80 dal fondo coperto di terriccio, a nord-ovest. Questo cunicolo a m. 6 sfocia in un quadrilatero irregolare di m. 3 di lunghezza per m. 2 di larghezza, il cui soffitto è tutto crollato al suolo; indi continua ancora per m. 13,50 dove ha un’altra cavità quadrilatera simile alla prima ; a m. 5,20 è ostruito da frane.
11 cunicolo nord, invece, a m. 6 si biforca. Un ramo continua a nord e, dopo un percorso di m. 6,50, immette in una cavità di m. 6 X 4, con un’altezza di m. 3; a m. 8 a sua. volta si biforca, protendendo i due bracci, che a m. 8 si arrestano per frane, rispettivamente a nord est, con un angolo di gradi 140, e a nord-ovest, con un angolo di gradi 160.
L’altro ramo piega, invece, ad est, con un angolo di gradi 105 e, dopo un percorso di m. IO, volge a nord-est, con un angolo di gradi 135, allargando le pareti irregolari sino a m. 2,50.
A m. 17 forma una cavità rettangolare di m. 6 di lunghezza con m. 3 d-i larghezza e m. 3 di altezza. Da questo punto l’ipogeo è lutto un susseguirsi di cameroni irregolari varianti dai tre ai cinque metri di lunghezza con tre o quattro metri di larghezza, e due o tre metri di altezza, sconciamente connessi tra loro, a dritta, di fronte e a manca, da corti cunicoli dalla larghezza media di m. 2 con altrettanta altezza, di cui si omette la descrizione.
Ogni camerone comunica irregolarmente con altri tre o quattro, e questi con altri, facendo da centro ai molti che li circondano.
I muri intermedi sono grossi da m. 1,50 a m. 2. Le comunicazioni non si guardano e non vi si riscontra vestigia alcuna di porte.
La galleria principale, a m. 37, ha due diramazioni; una ad ovest otturata dopo 21 metri; l’altra a nord-est che, dopo m. 30, a sua volta, si divide in altre due diramazioni, di cui una a nord-ovest sfocia nuovamente nella principale e l’altra a sud-est è ostruita da frane a m. 30. L’arteria primaria salendo a nord-est, a m. 15, in un ampio allargamento, mostra, ne. soffitto un orifizio comunicante con un cunicolo allo m. 1,20 e largo m. 0, 80, arrestantesi a m. 25 ad ovest in un banco di argilla, emanante copiosa acqua.
L’arteria principale indi si suddivide ancora in due rami che, dopo un percorso di m. 22, si riuniscono ai piedi di una scala lunga m. 21. Poscia estende diverse diramazioni ad est, piegando indi a nord-ovest.
A m. 18 incontra un grande stanzone largo m. 8 e lungo m. 10, dal fondo orizzontale, pieno di acqua, ricevente lo sbocco di parecchie gallerie da nord e da nord-est, tutte ostruite dopo circa una ventina di metri.
Anche in questo stanzone un piccolo cunicolo sfocia dal tetto, a nord, comunicante con una stanza sovrastante di dimensioni solite, ed arrestantesi a m. 20 in un banco di argilla emanante acqua.
Da questo camerone si inizia la discesa a nord-ovest. E la galleria principale riceve a diverse lunghezze gli sbocchi di altri rami provenienti da nord e da nord-est. A m. 30 un altro stanzone fa mostra di sè, portante nelle pareti le firme di coloro che osarono esplorare questi meandri .
A m. 13 la galleria si allarga ancora formando una croce greca, e protendendo ad angolo retto un braccio, a sud-ovest, dove un numero considerevole di camerotti si susseguono per una lunghezza di m. 50, con diverse diramazioni laterali; un’altro a nord-ovest formante, dopo una salita di m. 19, un grande stanzone, con a nord-est un piccolo cunicolo, ostruito a m. 8,35; un terzo a nord-ovest sfociante a m. 7,50 in una cavità rotondeggiante, quasi del tutto coperta da massi enormi, crollati dal soffitto, di m. 30 di larghezza per 15 di lunghezza. In questa cavità diversi cunicoli sfociano a nord. A sud-ovest il sotterraneo allunga un cunicolo sfociante, dopo un percorso di m. 8,30 in uno stanzone (lungo m. 6 e largo m. 7). Una cunetta scavata nel fondo non ingombro di terriccio, incanala l’acqua, che abbondante cala dalle stanze; in un condotto (alto m. 1,90, largo m. 0,95) scendente a scala a sud-est prima e poscia a sud, e sfociante, a m. 25, in una cavità circolare a forma di conca di m. 3 di lunghezza, 2 di larghezza e 3 di altezza.
Qui l’acqua, proveniente anche da sud per un piccolo cunicolo, (alto m. 1,10, largo m. 0,70) raggiunge il livello di m. 1,10 e trova scolo per una apertura ad ovest, sfociante in un altro cunicolo, discendente da nord a sud. Quest’ultimo è alto m. 1,90 e largo m. 0,95. Nelle sue pareti si notano ben conservate le caratteristiche che abbiamo visto negli altri condotti (intacchi col- fumo coperto da una patina cristallizzata di calcite, incavatura longitudinale, cunetta).
La parte sud del condotto è piena d’acqua, che non trova sfogo, impedita dalle frane.
Verso nord l’acqua va a diminuire sino a diventare un semplice rigagnolo. Il condotto è percorribile per una settantina di metri. A nord si arresta in un banco di argilla donde sgorga acqua. A m. 5 da questa sorgiva, un condotto laterale è innestato a! pavimento di un altro stanzone posto a nord- ovest di quell’altro della cunetta, di cui già ci siamo occupati.
La costruzione delle stanze, delle mura intermedie, dei pilastri, che là si notano, è trattata con una grande maestria. La roccia è intaccata con ordine e simmetria, con la caratteristica cavatura a «concio». In tutte le pareti i blocchi di pietra sono tolti a file orizzontali, una sopra l’altra. Ogni blocco distaccato ha la forma di un parallelepipedo dalla lunghezza di cm. 70, con cm. 50 di altezza e di larghezza. I colpi del piccone sono vivi, sembrano freschi ed il lavoro pare sospeso momentaneamente per essere ripigliato indi a poco, poiché alcuni conci, nettamente disegnati, rimangono attaccati alle pareti solamente da uno o più lati. L’interstizio tra un blocco e l’altro, cioè l’incavo fatto dal piccone nella, roccia è di cm. 2 o 3. Un monte di tritume, di sassi, di massi franati, ottura a guisa di morena, la maggior parte delle gallerie.
di Luigi Arnone