I dati statistici diffusi sulle presenze turistiche nei parchi, siti archeologici e musei dall’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana dicono che il 1° semestre 2014 nella provincia di Agrigento si sono registrati 334.625 ospiti. Nelle casse della sovrintendenza ai beni culturali, grazie a queste cifre, sono arrivati da Agrigento 1.472.392 euro.
I siti archeologici con incassi milionari in Sicilia sono stato i seguenti: il Teatro antico di Taormina (1.526.398 euro), il Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento (1.370.458 euro) l’Area archeologica della Neapolis e Orecchio di Dionisio di Siracusa (1.254.585 euro) e l’Area archeologica della Villa romana del Casale di Piazza Armerina (1.104.325 euro). Solo questi 4 siti archeologici producono, insieme, qualcosa come 5.215.757 euro sul totale proventi di tutte le aree archeologiche dell’isola che ammonta soltanto a 7.092.291,50 euro.
La provincia di Trapani produce poco più di 800 mila euro, malgrado annoveri tra i suoi beni siti di una certa importanza come Segesta-Calatafimi (134.498 presenze per un incasso di € 413.161), Selinunte-Castelvetrano (118.904 presenze per un incasso di € 311.678), seguiti a lunghissima distanza dall’Ex Stabilimento delle Tonnare Florio di Favignana (14.370 presenze per un incasso di € 38.946), dal Museo del Satiro Danzante di Mazara del Vallo (19.011 presenze per un incasso di € 38.045), dal Museo Baglio Anselmi – Parco Archeologico di Lilybeo di Marsala (29.101 presenze per un incasso di € 23.341), dal Museo Pepoli di Trapani (10.507 presenze per un incasso di € 9.575,00), dal Parco delle Cave di Cusa a Campobello di Mazara (3.634 presenze per un incasso di € 5.613,00) e dal Castello Grifeo di Partanna (382 presenze per un incasso di € 749,00).
Di seguito pubblichiamo, integralmente il rapporto semestrale diffuso dall’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana che ha pubblicato la fruizione dei Beni Culturali in Sicilia.