Chi dice acqua, sa quello che dice ad Agrigento.
E’ un vero bollettino di guerra e le vittime sono le famiglie di una città mortificata da secoli ormai sul diritto di bere, lavarsi, irrigare i campi.
Nessuno ha mai pagato e anche adesso che sembra che dei giudici vi siano anche nella Città della Sete e dei malaffari sull’acqua, lo scetticismo degli agrigentini è d’obbligo. Ricordano fin troppo bene gli agrigentini come finì per la frana del luglio del 1966 – quando i palazzinari e i politici andarono tutti assolti, – per sperare che sull’affare dell’acqua si scrivano delle condanne severe e soprattutto applicate per come di deve, nel paese delle archiviazioni.
L’acqua scorre sotto la città negli ipogei e concorre quindi ai crolli nel centro storico; spoglia i portafogli della città con il reddito procapite tra i più bassi d’Italia con bollette assurde e al supermercato; si disperde per oltre la metà dalle condotte idriche (com’è finita col finanziamento di decine di milioni per la nuova rete idrica ?); ha fatto le fortune di politici agrigentini della Dc di ieri e di oggi (ricomparsa persino nelle vesti di una pseudosinistra inciucista); ha mortificato tutte le famiglie agrigentine (tranne i ladroni con piscina degli allacci abusivi ) costrette a correre a rimedi umilianti e a litigare sul suo “spreco” o a rimane a casa aspettando il proprio turno; cade del cielo ma solo per allagare strade mai dotate di canali di raccolta delle acqua piovane; ha arricchito la mafia che gestisce i pozzi e quella degli appalti di ogni genere; ha riempito pagine di giornali da quando esiste la stampa ad Agrigento; scorre nelle fogne che inquinano il mare di San Leone….
E di tante altre considerazioni potremmo riempire il quotidiano bollettino di guerra sull’acqua ad Agrigento. Una guerra che non ha avuto tregua neppure con le riunioni di preghiera nelle chiese della città e le processioni per invocare i santi affinchè soccorrano i cittadini con le vasche vuote.
Ma è mai servito a qualcosa parlare di acqua in questa parte dell’Italia ?
No, mai.
E perché ?
Le proteste non sono mai state così forti ed efficaci da sperare in un successo contro questo scandalo ? I politici agrigentini non sono mai stati davvero impegnati a risolvere questo scandalo ? Abbiamo sempre avuto gestori pubblici e privati incapaci di dare una svolta a questo scandalo ? Ci sono poteri forti che guadagnano sfruttando questo scandalo e non molleranno mai ?