
Il presidente Trump avrebbe esercitato pressioni sul leader ucraino affinché indaghi su esponenti del partito democratico.
“Un favore” richiesto mentre discuteva della necessità dell’ex repubblica sovietica di ottenere nuovi aiuti finanziari americani per contrastare l’aggressiva politica estera russa.
Secondo una ricostruzione della telefonata, Trump esorterebbe il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ad intendersi con il procuratore generale americano William P. Barr e Rudolph W. Giuliani, avvocato personale del presidente, per avviare indagini sull’ex vicepresidente Joseph R Biden Jr. e su altri democratici per eventuali reati di corruzione,
“Vorrei che tu ci facessi un favore”, avrebbe esplicitamente detto Trump.
Si è aperto un un dibattito per determinare se il presidente abbia commesso alti crimini e delitti. Intanto è stata di fatto avviata una procedura per arrivare alla rimozione di Trump dalla carica presidenziale. “Il presidente ha cercato di rendere l’illegalità una virtù in America e ora la sta esportando all’estero”, ha affermato la portavoce Nancy Pelosi.
Trump sosriene di non aver fatto nulla di male e di essere ancora una volta vittima di “una bufala totale”.
“È uno scherzo”, ha detto Trump. “Impeachment per quello?”
Ma i democratici hanno denunciato Trump per aver cercato un aiuto straniero per danneggiare Biden, uno dei suoi principali rivali.
La Casa Bianca ha pubblicato la trascrizione della chiamata telefonica nella speranza di ridimensionare almeno i sospetti sul presidente, ma non pare che sia riuscita a convincere i democratici.