Sciacca, 9 ottobre 1947
Una grave sciagura ha messo nel lutto parecchie famiglie, con tre morti, vittime della ignoranza e nello stesso tempo della abnegazione.
In un pozzo nero, quasi vuoto, alto circa tre metri. In una stalla di via Loreto, cadde una gallina. Fu invitata a discendervi una bimba di otto anni figlia dell’agricoltore xxxxxxx, il quale per sua buona sorte trovavasi in campagna a lavorare. La bimba, che doveva riportare su la gallina, non si fece viva ai richiami; fu allora che si premurò al soccorso il giovane zio xxxxxxxx; ma anch’egli discese senza dare segni di vita; altro zio, xxxxxxx, volle discendervi pure.
Intanto attorno alla imboccatura del pozzo nero si raccolse molta gente del vicinato, sbalordita del silenzio di tre vite, a cosi breve distanza. Con prudenza, altro zio, xxxxx, volle discendere ma legato, e con l’avvertimento di tirarlo subito fuori non appena il suo corpo avesse dato segno di appesantimento attraverso la corda. Fu infatti tirato fuori semi asfissiato.
Con l’intervento dei pompieri, pur male attrezzati di maschere, furono estratti dal pozzo tre cadaveri.
La cittadinanza è rimasta vivamente impressionata. Ea morte fu dovuta a carbossiemia, per sviluppo di acido carbonico nel pozzo nero.
giornale di Sicilia, 9 ottobre 1947
