STORIA DELLA FESTA DI SAN CALOGERO AD AGRIGENTO
Questo libro dello storico e giornalista Elio Di Bella racconta la festa di San Calogero ad Agrigento dalla sua nascita nel 1500 e lungo tutta la sua straordinaria evoluzione sino alla prima metà del Novecento. Il testo viene proposto con il titolo “San Calogero e la sua città”. In poco meno di 150 pagine, attraverso testi di viaggiatori e studiosi, gli articoli dei periodici agrigentini di fine Ottocento e del Novecento e del Giornale di Sicilia, manoscritti e documenti conservati nelle biblioteche e negli archivi e diverse foto d’epoca, scopriremo aspetti e suggestioni del festino di Agrigento ben poco conosciuti.
Comprenderemo come sono nati i vari momenti della festa che la caratterizzano ormai tradizionalmente e quali aspetti sono invece del tutto scomparsi, sebbene alcuni meriterebbero di essere riproposti. Un’antologia che ci da l’opportunità di cogliere il profondo legame tra il Santo e il mondo dei contadini e con tutta la città, che ha continuato a celebrare questa antica festa conservandone i valori e l’originalità, nonostante le trasformazioni avvenute nelle sue varie vicende storiche locali e i cambiamenti nella mentalità dei suoi cittadini.
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GLI AGRIGENTINI NON DORMIVANO AFFATTO
Il testo di Elio Di Bella “Gli Agrigentini non dormivano affatto” offre al lettore l’opportunità di conoscere in maniera ampia e dettagliata e attraverso una lettura scorrevole un periodo della storia agrigentina poco conosciuto: quello della partecipazione degli abitanti della Città dei Templi ai moti risorgimentali. Nasce da una ricerca storico-archivistica condotta per diversi anni negli archivi di Stato della Sicilia e in molte biblioteche, che ha portato alla luce documenti inediti di grande interesse storico e culturale.
Pagine di storia locale poco conosciute, che illustrano tra l’altro anche le condizioni economiche, sociali e culturali della provincia agrigentina nella prima metà dell’Ottocento. Personaggi poco noti emergono dalle vicende risorgimentali agrigentine e mettono in evidenza l’impegno corale di una città per l’affermazione di una speranza di libertà, purtroppo rimasta incompiuta. Il testo diventa così l’occasione per comprendere la radice dei problemi di un capoluogo che anche nell’Ottocento soffriva per la mancanza di acqua, per il modesto sviluppo economico e culturale, per le lotte intestine tra gruppi di potere. Un affresco storico presentato con un linguaggio semplice e di facile lettura anche per i giovanissimi, che potranno studiarlo anche a scuola con l’insegnante attraverso un corso di storia locale per conoscere meglio la vita agrigentina nel secolo XIX e comprendere meglio le vicende attuali. L’autore è disponibile ad incontrare le classi e i lettori per incontri sui temi del libro.