
Facciamo il punto su Agrigento 2020, su ciò che bolle in pentola per festeggiare i 2600 anni dalla fondazione della Città dei Templi
Sono più di un centinaio le manifestazioni d’interesse pervenute da parte di enti, associazioni, imprese che intendono partecipare alla programmazione delle Celebrazioni di Agrigento 2020 per i 2600 anni della città.
Proposte e idee arrivate oltre che da Agrigento, anche da altre città siciliane, da Roma e dall’estero.
“Da una rapida lettura delle proposte – afferma Vincenzo Camilleri, presidente del Comitato Agrigento 2020 – si nota la varietà delle iniziative sostenibili, molte delle quali mostrano un potenziale di trasformazione in prodotto spendibile sul territorio. Alcune iniziative proposte hanno rilievo nazionale e internazionale e prevedono di realizzarsi non soltanto ad Agrigento, ma anche al di fuori della città e della Sicilia, pur mantenendo il legame esplicito con Agrigento e la sua storia”.
Due gli obiettivi delle numerose manifestazioni che caratterizzeranno dall’anno prossimo la ricorrenza: esaltare il patrimonio culturale materiale e immateriale sedimentatosi nell’esistenza millenaria della città, un patrimonio che appartiene alla città come al mondo intero e all’Umanità; promuovere una traiettoria di sviluppo economico e sociale del territorio fortemente ispirato all’utilizzo di tecnologie innovative e a modelli di valorizzazione culturale in grado di garantire un’eredità duratura sul territorio.
Ma Enzo Camilleri precisa che “il programma delle celebrazioni non vuole essere soltanto una serie di eventi, ma la partecipazione e la condivisione di un progetto che intende porre la città, il suo territorio, al centro di dinamiche nazionali e internazionali, per farla uscire in qualche modo da una condizione di marginalità geografica e infrastrutturale in cui si sente relegata”.
In programma pertanto forme ed espressioni artistiche (mostre, esposizioni, convegni, concerti, piece teatrali, letture etc.) che partendo dalla storia di Agrigento e passando per la “Agrigento Contemporanea” giungeranno al concetto di “Agrigento nel Mondo”; eventi e rassegne dedicate ai Grandi Personaggi Agrigentini storici e contemporanei (Empedocle, Pirandello, Sciascia, Camilleri … ); progetti educativi e culturali legati al concetto “Agrigento Porta del Mediterraneo” da realizzare in collaborazione con le istituzioni dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, anche finalizzate alla scoperta di nuovi e giovani talenti; manifestazioni enogastronomiche incentrate sui “Sapori del Mediterraneo” che ruoteranno intorno al concetto del cibo quale vettore di identità culturale; pubblicazioni riguardanti la storia della città, la sua cultura e le sue bellezze artistiche, e gli innumerevoli personaggi a cui Agrigento ha dato i natali.
“La programmazione segue il criterio di selezione di iniziative che possono, tra l’altro, valorizzare il processo di coesione e inclusione sociale; valorizzare il territorio e la sua cultura; stimolare le attività di divulgazione per una maggiore coscienza civica; promuovere la conoscenza, la difesa e valorizzazione del territorio per lo sviluppo del senso di appartenenza e di rispetto per il bene comune; condividere l’idea di futuro; approfondire il concetto di benessere nella società moderna”, sottolinea Enzo Camilleri.
Sono stati richiesti adeguati finanziamenti soprattutto dalla Regione siciliana.
“Vogliamo che al centro di queste celebrazioni non siano i luoghi e gli eventi ma le persone che determineranno di fatto l’avvio di un processo di innovazione sociale che guarda ai prossimi dieci anni”, ha detto il Sindaco Calogero Firetto parlando di Agrigento 2020.
Elio Di Bella