Nella ricerca delle iconografie che hanno illustrato l’Isola di Sicilia incontriamo questo testo importante, edito a Napoli nel 1829, ad opera dei Signori Cuciniello e Bianchi, intitolato “Viaggio pittorico nel Regno delle due Sicilie” . I due editori dedicano la nuova pubblicazione a sua Maestà Francesco Primo di Borbone, nella certezza della propria benevolenza loro dimostrata per altre edizioni. Per l’occasione i due editori tengono a mettere in evidenza la complessità e grandiosità del lavoro, costituito da ben tre volumi, dei quali l’ultimo è interamente destinato a “raccontare” la Sicilia.
Qual’è la finalità che l’opera editoriale di Cuciniello e Bianchi si propone? Essenzialmente è quella di illustrare le meraviglie del Regno, ovvero di documentare monumenti e paesaggi, attraverso un lungo viaggio e un attento lavoro di ricognizione dei luoghi e di disegno. E’ questa un opera che nasce attingendo a risorse interne al Regno delle due Sicilie, cioè edita da sudditi di Francesco Primo e non come si era verificato fino ad allora da illustratori stranieri per pubblicazioni straniere e per lettori stranieri, interessati a scoprire, già dal secolo XVIII, queste terre così ricche di spunti
Per quanto riguarda il nostro Website, abbiamo ritenuto al momento di pubblicare nelle pagine che seguono le sole vedute pittoriche, seguendo la sequenza originale, tralasciando tuttavia il testo a commento del viaggio, che comunque ci proponiamo di sintetizzare in un altro momento.
E’ da notare che così come per le tavole di Peter De Wint, “Sicilian Scenery”, (fra l’altro pubblicate nel 1830 e quindi confrontabili con quelle in oggetto), anche queste vedute non rispettano un ordine geografico. Troviamo di conseguenza immagini di una località, come ad esempio Palermo, sparse per l’intero volume. Per svolgere più agevolmente il viaggio da parte del nostro visitatore, abbiamo ritenuto di dare seguito ad un percorso alternativo, realizzato ex novo, attraverso un indice per località, disposte in ordine alfabetico e facili da cliccare. Chi preferisce potrà invece sfogliare la sequenza originale delle immagini, così come pubblicata da Cuciniello e Bianchi.