saragat ad agrigento incontra gli sfollati della frana del 1966
Il prossimo sei luglio Agrigento riceverà la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Al Caos, nella casa natale di Luigi Pirandello, presenzierà alle celebrazioni per i centocinquanta anni dalla nascita dello scrittore agrigentino e poi nella Valle dei Templi concluderà la visita ufficiale con una manifestazione che verrà ripresa in diretta dalla Rai.
L’affetto dei Presidenti della Repubblica per Agrigento si rinnoverà pertanto molto presto.
I capi di Stato italiani sono arrivati nella Città dei Templi per eventi tragici e per occasioni liete.
Nei giorni della frana, del luglio del 1966, il presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, volle personalmente rendersi conto del disastro che aveva colpito il cuore del centro storico di Agrigento, lasciando senza casa migliaia di cittadini. Dopo aver visitato il quartiere Rabato, il più colpito dall’evento franoso, Saragat si recò nella tendopoli, sotto il Viale della Vittoria, ove sorge oggi una villa cittadina. Lì incontro i settemila sfollati che momentaneamente erano stati sistemati nelle tende e insieme a presidente del consiglio Aldo Moro e al ministro del lavori pubblici Gui Mancini assicurò che lo Stato avrebbe dato immediata soluzione ai problemi da affrontare dopo la frana.
Il pomeriggio del 21 settembre 1990 un elicottero militare con a bordo il presidente della Repubblica Francesco Cossiga atterrava nella polverosa pista di atletica leggera di Villaseta. Poche ore prima era stato ucciso dalla mafia il Giudice Rosario Livatino. Il presidente si recò all’obitorio dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento e pianse davanti al corpo di Rosario Livatino. Meno di due anni dopo, Cossiga venne ancora in visita nell’agrigentino. E anche stavolta per rendere omaggio ad un servitore dello Stato barbaramente ucciso dalla mafia: il maresciallo dei Carabinieri, Giuliano Guazzelli, massacrato sul viadotto Morandi il 4 aprile del 92. Cossiga partecipò ai funerali del sottufficiale che si svolsero, pochi giorni dopo, a Menfi.
Il 29 aprile del 1995 giunse ad Agrigento il presidente della repubblica Oscar Luigi Scalfaro, l’occasione fu data dalla riapertura del teatro comunale Luigi Pirandello. Il presidente partecipo alle undici ad un incontro con gli amministrato della provincia e con il presidente della Regione. In quella occasione il sindaco di Agrigento, Calogero Sodano, nell’illustrare i molti problemi della città e della provincia affitta da una notevole disoccupazione (110mila erano senza lavoro). Nel pomeriggio venne festeggiato dai giovani al parco Icari con una manifestazione a cui partecipò il vescovo Carmelo Ferraro.
Il presidente Carlo Azeglio Ciampi venne due volte ad Agrigento. Il giorno otto giugno del 2000 dopo aver accolto il Presidente della Repubblica Federale di Germania Johannes Rau e la moglie Christine all’aeroporto militare di Trapani, Ciampi raggiunse con loro Agrigento accompagnandoli nella visita nella Valle dei Templi.
Tornò poi l’undici febbraio del 2003 e al teatro “Luigi Pirandello” conferì l’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica all’attore Luca Zingaretti e in Prefettura, incontrò il padre del giudice Rosario Livatino e nominò commendatore l’allora vice questore vicario di Agrigento Michele Moretti che nel settembre del 2002, si era tuffato ed aveva contribuito al salvataggio di 47 naufraghi.
Giorgio Napolitano la sera del 23 maggio del 2009 ad Agrigento è arrivato ad Agrigento ma la sua tappa era piuttosto Racalmuto il giorno seguente per visitare i luoghi cari a Leonardo Sciascia nel ventennale della sua scomparsa. Ad Agrigento dormì in un albergo della città.
di Elio Di Bella