Biografia
Nato a Girgenti nel 1902, il Prof. Sebastiano Bianchini, sin da bambino, si mostrò attratto ed affascinato dal disegno e dalle arti visive in genere.
Completata la sua istruzione artistica a Firenze ed a Venezia, il Prof. Bianchini si dedicò subito, con entusiasmo ed ingegno, all’insegnamento del Disegno e della Storia dell’Arte nelle Scuole Statali di quella Città dei Templi che sempre amò e dalla quale non volle giammai allontanarsi.
Sin dagli anni Venti il Prof. Bianchini partecipò attivamente a tutte le Mostre collettive che venivano allestite in Sicilia, ottenendo puntuali consensi per il suo limpido stile pittorico, dal quale trasparivano anche la sua indole dolce e la sua intima serenità riflesse nell’evocazione costante, fra raffigurazione poetica e magica trasfigurazione, di Akragas e di Triskeles nei luoghi, nei volti, nei corpi, nei colori, nei profumi, nei sogni.
Le numerose opere pittoriche del Bianchini spaziano dalla paesaggistica allo studio anatomico e ad una sapiente ritrattistica che sa come cogliere la psicologia dei volti ed il gioco di luci ed ombre ad esaltazione della figura; e l’Artista amò anche ritrarre, più volte, composizioni di “natura morta” (oggi meglio definita come “natura silente”), coniugando i frutti e gli ortaggi tipici della terra agrigentina a vari oggetti d’uso comune.
Particolarmente apprezzate le riproduzioni di alcuni scorci artistici di quartieri del centro storico di Girgenti, nonché le vedute della Valle dei Templi, delle campagne circostanti e del magnifico litorale di San Leone.
Molte opere, tutt’oggi, si trovano all’estero, come, ad esempio, le 35 grandi tele acquisite da un aristocratico francese, il Barone Peiron Ronacker, Ministro di Stato e Colonnello d’Artiglieria, che tanto amava la Sicilia e soprattutto Girgenti, per i suoi tramonti incantevoli ed unici e per le copiose testimonianze architettoniche ed artistiche della grecità.
In quell’occasione il Prof. Bianchini accettò, di buon grado, la richiesta del Ronacker di scambiare tutti quei suoi quadri con alcune sculture di un famoso artista livornese che visse ed operò a Parigi, opere mai più amate dal Barone da quando egli scoprì che il loro artefice era ebreo e, per di più, ateo; ed il Nostro, che ebbe modo d’ammirarle in foto, oltre a non lasciarsi certamente condizionare dalle idee razziste dell’epoca, seppe subito riconoscerne ed apprezzarne la straordinaria valenza, accettando il baratto e custodendo gelosamente dette sculture, fino alla sua morte, nelle stesse casse d’imballaggio recapitategli dal Ronacker.
Numerosi altri quadri del Bianchini furono acquistati e trasferiti negli Stati Uniti durante il periodo di permanenza delle Forze Armate Alleate nell’Isola;ma ne esistono anche in Germania, in Svezia e in altre Nazioni.
Diverse, infine, le opere che scolpirono il tessuto urbano di Girgenti, fra le quali il prospetto della Banca d’Italia, sui disegni richiestigli dall’Ing. Mendolia, ed il progetto delle statue nell’atrio del Palazzo delle Poste.
La presente Mostra Retrospettiva, la prima in assoluto dopo la morte dell’Artista nel 1958 e realizzata ad Agrigento / Girgenti in occasione del cinquantesimo anniversario della Sua scomparsa, comprende solo un limitato numero di opere, la maggior parte delle quali di proprietà del figlio Gerlando, poiché i tempi brevissimi d’allestimento non hanno consentito di reperire anche numerose altre tele di proprietà della figlia Giovanna, che da tempo vive a Catania ed è momentaneamente in viaggio all’estero; ma, in ogni caso, anche questo evento espositivo (che verrà riproposto in tempi brevi incrementando la quantità delle tele) potrà, senza dubbio alcuno, rappresentare al meglio la valenza artistica di uno dei più significativi esponenti della pittura siciliana del Novecento.
Elenco delle opere in esposizione
1) La Chiesa di Santa Lucia;
2) Spiazzale “Ravanusella”;
3) La discesa “Sotto Gas” (oggi Via Acrone);
4) Vecchia Girgenti;
5) I fratelli “Giaracannà” a San Leone;
6) Tempio di Giunone;
7) Tempio di Castore e Polluce;
8-9) Ruderi greci;
10-15) “Nature silenti”;
16) Campagna giurgintana;
17) Vecchietto al sole;
18) “Il Pensatore”;
19) Rappresentazione mitologica dei fiumi Hypsas ed Akragas;
20) Nudo di donna in controluce;
21) Ritratto della figlia Giovanna.