PRESENTAZIONE DEL PAESE
La Sicilia, come un grosso personaggio, domina il mar Mediterraneo. E’ bagnata dalle acque del mar Ionio e Tirreno ed è attaccata allo stivale dallo stretto di Messina. Essa è come un ponte tra l’Europa e l’Africa dalla quale dista circa 150 Km. In questa grande e bella isola, dal clima dolce e mite, non molto distante dalle coste del mar Mediterraneo, trovasi la città di Naro. E’ uno dei 43 comuni della provincia di Agrigento dalla quale dista circa 30 Km.
Sorge a forma di triangolo equilatero, su una montagna a 593 m. sul livello del mare. E’ a 37°, 46’ di latitudine settentrionale. E’ circondata dalla campagna come un tappeto variopinto in tutte le sue stagioni. Ha 16000 abitanti accoglienti, festosi, allegri, e promotori di belle iniziative.
L’aria è salubre sia perchè priva dal fumo delle fabbriche, sia perchè i venti spirano sempre verso la città e prima di arrivare in paese passano dal mare che li tempra, che toglie loro ogni cosa infetta e nociva e poi aggiustati da altri venti che ruotano sempre verso la città entrano in paese, portando un clima mite e dolce e un’aria secca. Essi portano in paese in tutte le sue stagioni un’aria invasa di profumo di tutti i fiori e dell’aroma di tutti i frutti. E’ quell’aria che oggi l’uomo cerca per distendersi e rilassarsi.
Nella città si ammirano vecchi edifici che s’innalzano maestosi con pietre di taglio molto resistente da potere durare ancora secoli. Non mancano case povere, umili e vecchie catapecchie di gesso, specialmente verso la cima del monte. Le varie civiltà del paese si riflettono nelle chiese. Si ammirano strade strette e tortuose dove il castellano usciva con il suo esercito per le guerre.
Dalla cima del monte, guardando a Nord, si osserva gran parte della Sicilia Occidentale. E mentre l’aria fresca fa respirare a pieni polmoni, l’occhio gode nel guardare la immensa distesa di campi. Verso sera in mezzo a quel buio profondo che si estende sulla campagna, si vedono i paesi che la circondano illuminati e sembrano tante fiaccole accese, mentre all’orizzonte s’innalza verso il cielo sereno e azzurro, il fumo talora nero e denso dell’Etna, il più grande vulcano attivo dell’Europa. Volgendo lo sguardo a Sud-Est, in mezzo ai campi si vede il colle Castellacelo, con le sue terre rosse; il paese di Camastra; il mar di Licata e di Gela.
A Sud è un bel panorama: Un’immensa distesa di campi mena l’occhio fino all’orizzonte e l’uomo non si sazia di guardare. E fra le alte montagne di Furore si osserva il mar di Punta Bianca, la città di Agrigento con i suoi palazzi e i suoi templi, mentre a Sud-Ovest si ammira la città di Naro che si specchia nelle acque del fiume omonimo. Il paese prettamente agricolo,
sembra assumere un abito nuovo in questi ultimi tempi. Si spera, con la diga già in costruzione; con le catacombe cristiane in prossima apertura, con i due musei che sorgeranno fra non molto; con lo scorrimento veloce, già ultimato, che Naro diventi un paese turistico . Ci affidiamo al tempo; alla collaborazione dei cittadini e di tutti quelli animati di buona volontà.
Francesca Marsala, Presentazione di Naro, in “La Città di Naro”, data probabile pubblicazione seconda metà del 1960