Agrigento: puoi trasformare un’abitazione familiare in un nido famiglia e guadagnare
Una sfida già vincente in diverse città italiane ed europee, benedetta anche dalla Chiesa e che adesso prova a sbarcare anche nella Città dei Templi, che di nidi ha assoluto bisogno per la carenza di questo importante servizio.
Oggi alle 17 all’oratorio della Parrocchia di San Gregorio, in Viale Cannatello, al Villaggio Mosè, si terrà un incontro-dibattito sul mondo dei nidi famiglia – Tagesmutter, un servizio di nido famiglia che viene svolto presso la propria casa e costituisce anche un’opportunità di lavoro per molte donne (ed anche per qualche uomo).
La Regione Sicilia ha accolto questo tipo di servizio
e una legge prevede che l’attività di nido famiglia si possa svolgere per un massimo di 8 bimbi compresenti. Di fatto chiunque può fare richiesta di svolgere questo servizio.
“L’asilo in famiglia garantisce un’elevata personalizzazione del servizio e la massima flessibilità negli orari, caratteristiche che rispondono alle esigenze dei genitori moderni e non sempre sono soddisfatte in un asilo classico, che ha generalmente orari rigidi e chiude anche per lunghi periodi durante le festività – spiega Roberta Schembri, responsabile dell’associazione “Scarabbocchiando” che si dedica ad Agrigento a questa attività – Il nido famiglia trova quindi un favore crescente, in modo particolare tra le mamme che lavorano e quelle che cercano un’occupazione alternativa, che permette anche di passare molto tempo con il proprio figlio”.
Ad Agrigento, Carmela Catania e Kate Barclay hanno già aperto e gestiscono i loro nidi famiglia ed oggi pomeriggio racconteranno la loro esperienza.
“L’associazione Scarabbocchiando accetta iscrizioni dai 3 mesi ai 3 anni per la mattina, e fino ai 13 anni per il pomeriggio
con possibilità di doposcuola su richiesta. Possibilità di sperimentare e vivere esperienze didattiche ed educative maggiori rispetto ad un nido, perché pochi e ben seguiti (come il giardinaggio, la cura degli animali, “la scuola di cucina”, laboratori creativi con materiali da riciclo e tanto altro…)”, assicurano gli organizzatori.
“La casa che ospita il servizio di nido famiglia preferibilmente, ma non obbligatoriamente dovrebbe disporre di almeno due bagni e che deve essere assolutamente in regola circa la normativa vigente per le civili abitazioni (quindi impianto elettrico a norma e libretto della caldaia aggiornato) – aggiunge Roberta Schembri – Non è richiesto un particolare titolo di studio: noi suggeriamo un tirocinio di almeno qualche ore presso uno dei nostri nidi famiglia”.
Quelli di “Scarabbocchiando” sono nidi costantemente monitorati e supportati da uno staff di psicologi, pedagogisti, nutrizionisti e pediatri, assicurano gli organizzatori. Le proposte didattico-educative tengono conto degli obiettivi specifici di ogni età, degli interessi e attitudini dei bambini, delle loro capacità e abilità. Nei nidi si realizzano inoltre laboratori ludico – ricreativi a fasce di età. “La mamma gestrice segue una progettazione pedagogica strutturata da pedagogisti esperti per ogni giorno. E’, infine, garantita una copertura assicurativa per la mamma gestrice e per i bambini che frequentano il nido”, conclude Roberta Schembri.
I micro nidi hanno anche il merito di abbattere i costi.
Chi vuole conoscere meglio questa realtà potrà dunque cogliere l’occasione offerta dall’incontro che si terrà oggi pomeriggio all’oratorio San Gregorio o contattare Roberta Schembri: email robertaschembriscarabocchiando@gmail.com o al cellulare 3498394525).
Elio Di Bella