Roberto Fernández Balbuena ( Madrid , 29 novembre 1890 – Città del Messico , 12 febbraio 1966 ) è un architetto e pittore spagnolo , che ha svolto la sua attività tra Madrid e Città del Messico .
Nel 1916 decise di partire per la Sicilia per poter svolgere il viaggio di studio del templi della Magna Grecia e architettura siculo-normanna, prima del conflitto mondiale glielo ha impedito Nel giugno 1916 scrive al Ministro di Stato e attraverso una lettera grazie a cui conosciamo il percorso completo:
“In effetti, e pur conoscendo le difficoltà e i disagi subiti da alcuni pensionati dell’American Academy, il sottoscritto, previa autorizzazione dell’Amministrazione di Monumenti, si recò in vari punti della Sicilia, per adempiere ai suoi doveri regolamentare. Ha visitato Taormina, Catania, Siracusa, Girgenti, Selinunte, Segesta, Palermo, Monreale e Cefalù”. Dagli appunti di viaggio sappiamo che si fermò soprattutto in due città dell’isola siciliana: Agrigento (Girgenti) e Cefalù. Il viaggio è stato fattonell’aprile 1916, poiché i disegni del Girgenti sono datati al giorno “13.IV.1916”. Era il posto chepiù attratto il suo interesse dal momento che abbiamo un gran numero di note di costruzione
di questo luogo che poi utilizzò per illustrare la rivista Arquitectura. La città di Agrigento fu colonia greca fin dal VI secolo a.C Nel suo territorio comunale è presente uno dei i siti archeologici più importanti d’Italia: la cosiddetta “Valle dei Templi”, dove vi è custodita una apprezzata testimonianza architettonica dell’età antica. È un complesso di templi dorici costruiti durante il VI e il V secolo a.C. Nel 262 a.C. divenne parte di
Roma, e fu ribattezzata Agrigentum. Dall’inizio del Medioevo, e fino all’anno 1927, chiamata Girgenti, e fu allora che il suo nome fu cambiato ufficialmente, Agrigento, per questo motivo Balbuena nei suoi appunti fa riferimento a Girgenti. È interessante vedere negli appunti di Balbuena le prospettive che, anni dopo, Alinari userà per fotografare e illustrare la Storia dell’arte italiana realizzata da Venturi.
Fonte https://core.ac.uk/download/pdf/160091919.pdf