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La Madonna di Monserrato ad Agrigento: la chiesa e le statue

26 Febbraio 2016 //  by Elio Di Bella

La chiesetta della Madonna di Monserrato

 Nel 1436 si costituì in Girgenti la congregazione dei canonici regolari di San Giorgio in  Alga di Venezia, che abitarono il tempio della Madonna di Monserrato a cinquecento passi dalla città nel sito che a tempi lontani vi era lo splendido tempio di Vulcano.

Nel 1626 essi canonici discesero da Monserrato, rientrano in Girgenti e si costruirono un convento presso la chiesa di Santa Rosalia dove avrebbero portato la statua in marmo della Madonna di Monserrato e anche un quadro murale (vedi altare a sinistra di chi entra nella Chiesa di Santa Rosalia ad Agrigento, in via Atenea) che raffigura San Giorgio.

Nel 1620 o 1660 detti canonici furono soppressi con bolla pontificia (bolla che trovasi presso la cancelleria vescovile) e la chiesa con il convento di Santa Rosalia dovette rimanere in mano ai cappellani.

Nel 1699 Josafat Cappalonga disponeva con suo testamento l’istituzione di una casa per 10 donzelle per la cui abitazione disponeva l’acquisto del convento di Santa Rosalia (che i cappellani stavano per alienare) cio è detto nel testamento del Cappalonga.

Tali disposizioni però non furono eseguite.

Nel 17… sotto il vescovado di monsignor Lorenzo Gioeni venne data esecuzione a tale disposizione e venne costituito l’attuale collegio di Maria.

Nella chiesa di Santa Rosalia esisteva una statua della Madonna di Monserrato, in marmo,  ritta in piedi con il bambino Gesù.

Nel piedistallo sono scolpiti a rilievo lo stemma e ai due lati due testine alate, nella parte centrale del piedistallo è figurato l’emblema del monte attraversato da una sega. Lo stemma appartiene alla famiglia del vescovo Marullo (16º secolo).

Nel tempo del vescovado di monsignor Peruzzo, la statua di detta chiesa venne collocata in una nicchia situata sul pianerottolo dello scalone d’ingresso del palazzo vescovile.

Sul lato destro del piedistallo si legge:

FILII AUDITE ME

BEATI QUI CUSTODIUNT

VIAS MEAS

MCCCCLXXV

La statua della Madonna di Monserrato della chiesa cattedrale di Agrigento.

In una piccola nicchia situata nella navata collaterale di Nord del lato sud della Cattedrale di Agrigento esiste a tutt’oggi (1969) una statua della Madonna di  Monserrato seduta, che proviene dalla chiesetta ubicata a suo tempo nella sommità del monte nei pressi di una casa colonica della famiglia Gramaglia, chiesa da tempo sconsacrata.

Quest’ultima statuina sarebbe opera documentata dello scultore Stefano di Martino (di marzo, i Gaggini  e la scultura in Sicilia, volume primo, pagina 64). Il Di Marzo scrive che un maestro Stefano di Martino marmoraro, cittadino palermitano, per pubblico atto in data 20 aprile 1475 vendeva e prometteva di consegnare al nobile Matteo Pujades di Girgenti, vice portolano di quel caricatore, come rilevasi da un atto precedente, una figura sedente in marmo di Santa Maria di Monserrato del prezzo di once 10 (lire 127.50). Non ci è noto però se in quella città o in altro luogo detta statua più esista, né altra memoria ci è pervenuta dello scultore, se abbia veramente avuta  Palermo per patria o abbia ottenuto la naturalità come gli altri (nelle note a pie di  pagina è scritto che l’atto del notar Gabriele Volpi e trascritto nei registri degli anni 1473 – 75 ind. VII-VIII num. 135 nell’archivio dei Notari di Palermo).

Nel fronte del piedistallo, nel mezzo è scolpito un monte attraversato da una sega dorat, ai due lati di questo monte sono scolpiti due scudi con lo stemma dei Pujades. In un lato dello zoccolo, nella parte centrale c’è la scritta: “, Beati qui custodiunt vias meas”; sul lato destro l’altra scritta: “filii audite me”; nel lato sinistro l’anno MCCCCLXXV.

Si ha notizia che la statua marmorea della Madonna di Monserrato situata nello scalone del palazzo vescovile proviene dalla chiesetta di Monserrato e venne trasportata dopo la soppressione della congregazione dei canonici del 1720.

Lo stemma scolpito nel piedistallo della statua si appartiene alla famiglia Marullo (un monsignor Cesare Marullo fu vescovo di Agrigento negli anni 1574-1577).

Risulta tale stemma dal ritratto dipinto del vescovo Marullo che figura nel salone del palazzo vescovile.

Categoria: Storia AgrigentoTag: agrigento storia

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